Di fronte al complesso brano di oggi sulla testimonianza mi soffermo soprattutto sulle ultime parole: ยซSe non credete ai suoi scritti [di Mosรจ], come potrete credere alle mie parole?ยป.
Il tono รจ evidentemente molto polemico, ma chiarisce che certamente la Torah, tradizionalmente attribuita a Mosรจ, non รจ un ostacolo alla fede in Gesรน. Tuttโaltro: anzi, ne รจ precondizione. In altre parole, non si puรฒ capire il Vangelo senza aver compreso la Torah. E, per giunta, non si puรฒ credere al Vangelo se non si crede sinceramente che la Torah รจ Parola di Dio. Il punto รจ: come leggiamo la Parola di Dio?
La usiamo per cercare approvazioni reciproche o la manteniamo viva tra noi, affinchรฉ ci prepari e ci aiuti ad accogliere la novitร in cui Dio si manifesta in forme inedite nella storia che abitiamo? Cosa significa veramente per la nostra vita credere in Gesรน e alla Sacra Scrittura che ne dร testimonianza?
A partire dal Risorto, possiamo cogliere ovunque il riverbero della Sua Luce, quanto unโeco della Sua Voce: con il nostro cuore innamorato, pare che in fondo tutto ci parli sempre e incessantemente di Lui.
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Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria โ Teologia allโIstituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). ร socio ordinario dellโAssociazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale โNipoti di Maritainโ. ร docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale allโISSRM di Foggia. ร un Piccolo Fratello dellโAccoglienza.
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Unโimmersione nella storicitร dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.
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