Gli angeli sono innanzitutto messaggeri, annunciatori, testimoni della presenza gloriosa di Dio, della sua vicinanza, della sua manifestazione per noi. Gli angeli vivono per gli altri: per Dio, innanzitutto, e per noi, per favorire la nostra comunicazione e la nostra comunione.
Natanaele, fedelissimo alla Legge e ai Profeti, aveva studiato gli angeli nella Bibbia: ricordava sicuramente l’episodio della “scala di Giacobbe”. Ecco, ora che Natanaele ha avuto il coraggio di avvicinarsi direttamente a Gesù, scopre che da Lui era guardato, atteso e desiderato prima ancora che egli muovesse un passo verso Colui che ha riconosciuto come il Re di Israele. Così dalla sua fiducia ha ricevuto la sua Parola: Natanele e tutti i discepoli vedranno cose ancora più grandi.
Più grandi di quelle che aveva letto nelle pagine bibliche. Più grandi della visione temporanea che ebbe Giacobbe-Israele della presenza di Dio, con gli angeli, sulla sua scala. Ora la presenza di Dio è questo Gesù che Natanaele ha di fronte, in carne ed ossa. Ormai il cielo si è spalancato. Ogni respiro adesso è battito di ali di angeli che annunciano le nozze indissolubili tra cielo e terra, tra mondo visibile e mondi invisibili, tra spirito e materia, tra uomo e Dio.
E tutto questo non è una mitologia degli antichi, ma è davvero la realtà proprio per noi, che oggi possiamo essere testimoni di tutto ciò: battezzati, apostoli, angeli che vivono per Dio, per le sorelle e per i fratelli tutti.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.