Anche se dovessimo pensare di avere una vita già ricca e fruttuosa, siamo chiamati a portare ancora più frutto. La gioia infatti che già possiamo cogliere in un germoglio è poca cosa rispetto all’abbondanza che saremo per gli altri. Vivere la gloria del Padre – quello che altri chiamano vocazione, volontà di Dio, o semplicemente amare – non significa infatti tanto raggiungere un ruolo sociale specifico, quanto piuttosto essere legati alla vigna del Signore, nutrirsi alla sua linfa ed essere docili alle purificazioni.
La liturgia oggi ci invita a leggere questo Vangelo nella figura di santa Brigida di Svezia, patrona d’Europa, mobile di famiglia, laica consapevole, moglie felice, insegnante apprezzatissima, mamma generosa e infine vedova dinamica. Se lei ha portato frutti d’amore nella sua vita famigliare – una chiesa domestica, con suo marito e otto figli, con una carità coniugale ispirata da Francesco d’Assisi che portava la coppia ad aprire ospedali – nella vedovanza ha portato molto frutto, spostandosi a Roma dove, vivendo intensamente l’aiuto per i più poveri, fondò anche un ordine religioso.
È evidente come in Brigida la linfa fosse una appassionata relazione con la Sacra Scrittura, studiata con rigore ma soprattutto vissuta affettivamente, in particolare coinvolgendosi nella contemplazione della Passione di Gesù. Ecco il segreto di Brigida, ascoltare nei cambiamenti esistenziali parole come queste, per lei: «Figlia mia, io ho scelto te per me, amami con tutto il tuo cuore … più di tutto ciò che esiste al mondo». E in ogni condizione, in ogni stadio della sua vita, in ogni luogo di questo mondo discernere il modo per donare al meglio il “di più” che ci è possibile.
Pure a noi, ovunque siamo, è possibile lasciarci purificare le vene per incanalare tutta la linfa di quell’amore speciale di Dio e intrecciati a lui fecondare il mondo.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.