Spesso negli incontri ecumenici tendiamo a fare una certa preferenza per le persone apparenti alle denominazioni cristiane più vicine al nostro sentire, che ci possano gratificare o che ricambino in qualche modo la nostra attenzione.
Eppure il criterio evangelico ci invita a cercare al contrario innanzitutto quelle che fatichiamo a raggiungere con il nostro cuore, che talvolta potrebbero vivere sotto casa oppure potrebbero essere il frutto di una ferita aperta.
Mostriamo quanto teniamo all’unità del Corpo di Cristo cercando proprio quelle membra e quei membri trascurati, per tutte le vie e per tutte le piazze, venendo incontro alle loro sensibilità con una premura inaspettata.
La quale non riesce a risolversi in uno sfiorarsi sporadico, solamente una volta l’anno; anzi, sprona incessantemente alla concreta fraternità in Cristo.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.