l fatto di aver conosciuto Gesù da sempre e di aver condiviso più tempo con lui rispetto agli altri che lo conoscono da poco non esenta proprio nessuno dal percorso dei discepoli. Questa pagina del Vangelo, tanto più preziosa quanto meno la si edulcora, non ha paura di mostrarlo a partire dalla madre e dei fratelli di Gesù.
Reagisce contro i “santini” devoti di una “Santa Famiglia” troppo idealizzata, ricordandoci che anche lì c’erano tensioni e incomprensioni, proprio come nelle nostre. E ci conforta tanto: nessuno nasce già arrivato; neppure i parenti di Gesù. Se nella versione di Marco la famiglia restava fuori dal cerchio di Gesù e per cercarlo gli inviavano un messaggero, in questa pagina di Matteo si esplicita che è qualcuno a notare che la madre e i fratelli di Gesù, da fuori, cercano di parlargli.
Vogliono forse balbettargli qualche indicazione, qualche consiglio non richiesto, qualche invito alla prudenza, perché è più conveniente restare tranquilli nella propria casa anziché liberare gli affaticati e gli oppressi, che poi gli costa antipatie, dissensi e incredulità. Cercano di parlargli, perlomeno ci provano, ma di fatto non riescono: finché stanno fuori, non agiscono. E noi contempliamo, in risposta alla loro ricerca, quella mano magistrale di Gesù, così sicura, così di sostegno, così parlante nel suo estendersi universalmente e liberamente: ecco, la sua famiglia è costituita da chiunque faccia la volontà del Padre suo.
Nella sua famiglia si entra non per maternità, non per una rigorosa discendenza biologica, né per una speciale parentela tribale. È aperta proprio a chiunque. A chiunque sia libero di essere figlio del supremo Difensore degli esclusi, degli emarginati, degli antipatici. A chiunque faccia, crei, produca la volontà di Dio: rapporti personali e sociali giusti, fraterni, accoglienti. A chiunque generi il Regno dei Cieli, operando ovunque nella giustizia e nella pace, fraternamente, già su questa terra.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.