Mentre meditavo questa pagina di vangelo mi è giunta la notizia della morte di don Ernesto Cardenal, teologo della liberazione, presbitero e poeta nicaraguense, già protagonista della rivoluzione sandinista del 1979, completamente riabilitato da Papa Francesco.
Tra le varie cose, in un libro Cardenal aveva scritto che tutto l’agire dell’uomo è una ricerca di Dio: chi pecca, semplicemente, sta cercando Dio dove non c’è. Mentre altri lo cercano e lo trovano, anche se non sempre sanno dargli un nome. Magari si dicono persino atei, però concretamente hanno amato gli oppressi, i poveri, gli indifesi e hanno lottato perché avessero giustizia.
Dio li accoglie con sé, diversamente dai sedicenti credenti che di fronte ai problemi sociali si voltano dall’altra parte o sono complici degli oppressori, chiamando persino in causa Dio a sostegno della loro parte. Quel dio dei potenti, della gerarchia ecclesiastica autoreferenziale e dei fasti barocchi, tanto negato dagli atei. Quel dio che è descritto come complice dell’oppressione sociale, comprensibilmente rifiutato per stare davvero accanto agli oppressi. No, Dio non può essere come gli umani padroni di turno.
Se lo si pensa così, è preferibile persino negarlo, essere atei anziché credere in un dio oppressore. Così osservava Cardenal: «L’ateo che nega l’esistenza di Dio, in parte, afferma anche una verità di Dio; la non esistenza di Dio, nel senso in cui le altre cose esistono; e quello che i teologi chiamano la “trascendenza” di Dio. […]
Dionigi l’Areopagita, Meister Eckhart e Suso e altri mistici chiamano Dio il nulla, il grande nulla. Perché Dio non è nessuna cosa, così come sono tutte le cose, ma è nulla paragonato alle cose. È un non essere».
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.