HomeVangelo del GiornoPiotr Zygulski - Commento al Vangelo del 2 Febbraio 2025

Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 2 Febbraio 2025

Domenica 2 Febbraio 2025 - PRESENTAZIONE DEL SIGNORE - FESTA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 2,22-40

Sono trascorsi 40 giorni dalla nascita di Gesรน. L’evangelista Luca ne sottolinea la sua piena appartenenza, anche rituale, alla Torah. Gesรน รจ un vero ebreo, sin dalla nascita, e lo resta per sempre: la carne del Risorto รจ crocifissa quanto circoncisa. Al tempo stesso, quell’ebreo รจ il Cristo, il Messia atteso, la salvezza che si estende anche alle altre nazioni non circoncise.

A partire dalla purificazione rituale di sua madre, celebriamo oggi la presentazione di Gesรน โ€“ come ogni primogenito di ogni essere umano o animale, sin da sempre consacrato al Signore, e quindi “da riscattare” al Tempio โ€“ e l’incontro, in Cristo, tra Dio e l’umanitร  in attesa, qui simboleggiata da Simeone e Anna.

Perciรฒ รจ la festa anche delle consacrate e dei consacrati. Ma chi รจ consacrato? Innanzitutto Gesรน, israelita primogenito. Viene poi spontaneo pensare ai due anziani al servizio nel Tempio: preghiere e digiuni esprimono la radicalitร  della loro fame e sete di Dio. E chi puรฒ negare che siano consacrati pure Giuseppe e Maria, cosรฌ radicati nella fede giudaica, vissuta nella grata fedeltร  alla Torah? Consacrato รจ, fondamentalmente, chi sa che la “propria” vita รจ un dono, e la vive di conseguenza, donandola all’A/altro.

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La consacrazione non ha tanto a che fare con una vocazione a essere โ€“ o, peggio, a sentirsi โ€“ migliori degli altri. รˆ Dio che consacra; come ha consacrato noi, immergendoci nel Cristo e ungendoci del Suo Spirito. Quindi non รจ primariamente una decisione umana, per quanto possa essere forte la risposta a vivere il battesimo in un modo specifico, che โ€“ come ogni scelta su questa terra โ€“ comporta inevitabili rinunce. 

Non venga perรฒ travisata come uno sforzo disumano per evitare i piaceri della vita. รˆ piuttosto quel mantenersi costantemente aperti all’improvvisa sorpresa di Dio, rimandando a un godimento piรน grande, che pure giร  si รจ pregustato. ยซPronti a tuttoยป, diciamo nella spiritualitร  foucauldiana. Chi vive la sua consacrazione non lascia, ma raddoppia. Chi รจ consapevole che siamo figli di Dio โ€“ unti nell’Unto, cristi nel Cristo โ€“ sceglie di incarnarsi nel limite, ma non ne รจ pago. La sua carne fragile, come cera che si scioglie, รจ precondizione per infiammarsi di pienezza: quel vuoto insaziato, che abita nel cuore di tutti, ha la forma di Cristo.

Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). รˆ socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. รˆ docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. รˆ un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesรน. Un’immersione nella storicitร  dei Vangeli, Postfazione di Gรฉrard Rossรฉ, EDB 2019.

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