Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 14 Novembre 2020

Commento a cura di:

Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.


Il nostro mondo è costellato di ingiustizie, ma talvolta si intravede qualche sprazzo di bene, di giustizia, di verità che alla fine emerge. Grazie anche a instancabili testimoni che credono alla loro lotta.

Penso agli artigiani che finalmente vedono stralciarsi una casella esattoriale sbagliata, ai disabili che riescono a fare abbattere una barriera architettonica, ai lavoratori licenziati che vincono una causa contro il potente padrone, agli ambientalisti che portano al sequestro di un cantiere pericoloso, a un innocente che riceve il risarcimento per le calunnie seminate dai suoi ricattatori, a una vittima di mafia che finalmente ottiene il riconoscimento delle responsabilità della sua vicenda.

Ci sono uomini, mamme, giovani, donne coraggio che non si stancano, anche quando temono che i rapporti di forza giochino tutti contro di loro. L’ingiustizia non avrà l’ultima parola. Ma se sanno che persino un giudice corrotto alla fine può emettere una sentenza giusta a favore dei giusti che insistono per avere giustizia, a maggior ragione la sentenza di Dio, che è giusto, sarà unicamente quella di giustizia.

E volentieri la dispone prontamente, a chi la necessita. Questo ci insegna il vangelo di oggi. Raccogliamo il grido di tutti gli oppressi, dei perseguitati, degli sfruttati. Di tutti coloro che hanno fame e sete di giustizia, cioè che ne hanno bisogno vitale come il pane e come il cibo che troppe volte viene loro negato.

Al loro fianco lottiamo, affinché venga il Regno. Siamo certi che la liberazione ci attende, in mezzo a noi.

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