Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
Essere preparati significa non tirarsi indietro. Se abbiamo orientato la nostra vita nel verso giusto, abbiamo lasciato nel nostre cose in casa e ora ci troviamo fuori, in alto sulle pubbliche terrazze o giù scesi in campo, per dirla con il vangelo di oggi.
La tentazione è quella della moglie di Lot, che come Orfeo si voltò indietro per mancanza di fede nella promessa di salvezza, e perse tutto. «Ricordatevi della moglie di Lot» è la chiave per capire la prospettiva di Luca su queste parole dell’Evangelo, indirizzato a una comunità in missione.
La moglie di Lot rimase pietrificata, incapace di vivere il bene del presente e del futuro, al quale ha preferito le preoccupazioni del passato. La sfida di oggi è quella di non pietrificarci su ciò che è stato, ma di continuare da protagonisti il cammino della salvezza. Ci costerà di certo molte rinunce, ma se siamo pronti a tutto ci manteniamo per sempre vivi.
Anche nei tempi difficili, nel quotidiano come ai giorni di Noè e a quelli di Lot. Siamo pronti per il tempo decisivo, per la decisione fondamentale, in qualsiasi momento accada. Non ci possiamo tirare indietro proprio ora che la salvezza si è fatta così prossima a noi.