Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 11 Dicembre 2019

Avvento è… «ristoro»

L’Avvento è un allenamento, un’attesa, un’attenzione, è vero. Ma è anche una tensione tra fatica e riposo. Non tanto tra fatica oggi e riposo domani, quanto già oggi è, nella fatica, promessa di riposo. Possiamo pregustarlo.

Tutto risulta più dolce nello spirito di Cristo, perché sai che non sei solo a reggere il peso, certamente. Ma forse possiamo entrare in una profondità maggiore: non si tratta solamente di sospendere i lavori in corso per un po’ di relax, bensì di lasciare ogni cosa, di perdere persino la faccia che ci eravamo costruiti, di spogliarci degli abiti della mondanità. Morire a noi stessi per vivere degli altri.

Per molti può essere una grande fatica. Eppure è proprio quella del ristoro, della ricarica, del porci continuamente dentro una fidatezza in mezzo a noi più grande e più dolce di me: quello è il vero, eterno, riposo.

Commento a cura di:

Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.


Venite a me, voi tutti che siete affaticati.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 11, 28-30   In quel tempo, Gesù disse:   «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Parola del Signore

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