Si fa presto a parlare di reciprocità. Ma la reciprocità cristiana è qualcosa di diverso dal contraccambio, dalla contropartita o, se qualcosa andasse storto, dalla vendetta o dalla ripicca. Lo vediamo nel vangelo di oggi, in cui siamo invitati ad amare chi non ricambia.
Ci è chiesta una parola buona anche per chi contro di noi ha sempre usato parole non buone; forse perché non conosce quelle buone, nessuno mai gliele ha mostrate, o perlomeno non è riuscito mai a viverle per lui. E invece sì, l’amore è proprio per quella persona lì che ci fa del male. La reciprocità più autentica è questa: non pretende che sia ricambiata.
Dio stesso ama chi non lo ha mai ricambiato: ha a cuore i lontani e verso di loro mostra una cura speciale, la stessa che meritano quelli che contraccambiano l’amore. Non esige di essere ricambiato. Eppure chi, nella libertà, ricambia questo amore vivendolo tra noi può gustare meglio l’abbondanza dei suoi doni: non solo come ricevente immeritato, ma pure come protagonista del donarsi stesso di Dio.
La vera giustizia ha il sapore della gratitudine. Chiesero a Chiara Lubich cosa ne pensasse del fatto che in alcuni paesi non cristiani non ci sono chiese, mentre in quelli di tradizione cristiana spesso ci sono luoghi di culto non cristiani; dovremmo esigere una reciprocità? Lei rispose: «Non bisogna essere proprio lì tutti ad aspettare questa “reciprocità”. Essa verrà spontanea, verrà da sé. Noi non abbiamo bisogno di niente. Verrà, verrà di certo con l’amore. Saranno loro desiderosi di farlo».
Che sia allora la nostra libertà di contraccambiare – lasciando l’altro libero di accettare o di rifiutare – a risuscitare anche nei fratelli lontani il desiderio di rilanciare al mondo intero, insieme con noi, questa gratitudine.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.