Perché Mienmiuaif cake è il disco ideale per questa stagione

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Già da qualche settimana la pubblicità ci ha fatto entrare in clima di predisposizione mentale all’evento di fine mese: l’implacabile arrivo di Halloween

A riguardo, una delle fortune è che, a parte nei libri di inglese della scuola primaria dov’è la festa celtica per essere il nucleo fondante delle attività didattica, non si sono diffuse molte canzoni sul tema. 

C’è però un brano molto significativo nella discografia di una band vicentina. Loro si chiamano Mienmiuaif e qualche tempo fa hanno diffuso il video del brano “Canzone per dire di no a Belzebù nei giorni di Halloween” (video qui sotto). In modo leggero e spensierato il duo evidenzia quanta pressione sociale ci sia nella festa delle zucche ricordando che di positivo c’è ben poco. Così se “uno solo è buono”, festeggiare ciò che è vacuo o con un significato a noi lontano ci espone al vuoto o alla mancanza di senso, perciò conviene imparare a dire no alle cose che non ci edificano. 

Ma la stagionalità della moglie-e-marito band non si limita a questo brano, infatti nel loro secondo album intitolato Mienmiuaif Cake e prodotto dalla DiPeso record dei Reale, ci accompagna all’inizio del mese di novembre con brani sui santi e sui morti. Ci sono i tre pastorelli di Fatima, padre Pio, il cappuccino che ti dal buongiorno al mattino, le riflessioni di San Giovanni della Croce nel brano “Mi ami anche di notte” e poi Gesù bambino e tanta Maria. 

La riflessione per il 2 novembre è legata ai casi di Alfie Evans e Charlie Gard, pionieri di ciò che potrebbe accadere a ciascuno di noi. 

Tra tutte le rime di questo disco torta trarrei la morale dal brano “Canzone per mollare un radical chic”: «Mollalo e trovati un tipo trascendentale, un vero radicale che va alla Messa infrasettimanale», che se anche non fosse garanzia di santità sicuramente aiuta moltissimo nella vita di ogni giorno.

A cura di Rock Cristiano Italia