Oggi, meditando la Trasfigurazione, intuiamo la situazione dell’uomo nel cielo. E ‘meraviglioso vedere che, soltanto vedendo il Corpo di Cristo in stato glorioso, Pietro si sente completamente felice: non manca a lui niente d’altro.
La reazione di Pietro mostra il dinamismo più autentico dell’amore: sono felice perché ti faccio felice; Simone, vedendo Mosè ed Elia, non solo li conosce al momento, ma anche li ama subito (pensa a fare una tenda per ciascuno di essi).
Santa Teresa di Gesù, suora, ma Dottoressa (della Chiesa) ha espreso in modo profondo la logica dell’amore: “Il contento di contentare l’altro eccede il mio contento”.
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 28-36
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.