Oggi celebriamo la Vergine Maria come regina del cielo e della terra. Chi potrebbe immaginare che quella giovane ebrea di un paese insignificante (Nazareth) sarebbe la Regina di tutta la creazione?
Quella stessa ragazza che diede alla luce suo Figlio in una stalla, che vide suo Figlio morire su una croce come un criminale … Sì, quella stessa che celebriamo oggi come Regina dell’Universo. Sorpresa? Negli occhi umani, sì; agli occhi di Dio, no! Perché Dio mostra il suo potere infinito diventando minuscolo … e anche sua Madre!
Si deve essere molto potente per poter diventare così piccolo. È umiltà, è la via dell’amore: Dio è così! E te, cuanto sei potente?
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore