Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Mi piace iniziare la mia visita a Cesena incontrando la cittadinanza, in questo luogo cosรฌ significativo per la vita civile e sociale della vostra cittร . Una cittร ricca di civiltร e carica di storia, che tra i suoi figli illustri ha dato i natali anche a due Papi: Pio VI, di cui ricordiamo il terzo centenario della nascita, e Pio VII.
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Da secoli questa Piazza costituisce il punto dโincontro dei cittadini e lโambito dove si svolge il mercato. Essa merita dunque il suo nome: Piazza del Popolo, o semplicemente โla Piazzaโ, perchรฉ รจ del popolo, spazio pubblico in cui si prendono decisioni rilevanti per la cittร nel suo Palazzo Comunale e si avviano iniziative economiche e sociali. La piazza รจ un luogo emblematico, dove le aspirazioni dei singoli si confrontano con le esigenze, le aspettative e i sogni dellโintera cittadinanza; dove i gruppi particolari prendono coscienza che i loro desideri vanno armonizzati con quelli della collettivitร . Io direi โ permettetemi lโimmagine โ: in questa piazza si โimpastaโ il bene comune di tutti, qui si lavora per il bene comune di tutti. Questa armonizzazione dei desideri propri con quelli della comunitร fa il bene comune. In questa piazza si apprende che, senza perseguire con costanza, impegno e intelligenza il bene comune, nemmeno i singoli potranno usufruire dei loro diritti e realizzare le loro piรน nobili aspirazioni, perchรฉ verrebbe meno lo spazio ordinato e civile in cui vivere e operare.
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La centralitร della piazza manda dunque il messaggio che รจ essenziale lavorare tutti insieme per il bene comune. Eโ questa la base del buon governo della cittร , che la rende bella, sana e accogliente, crocevia di iniziative e motore di uno sviluppo sostenibile e integrale.
Questa piazza, come tutte le altre piazze dโItalia, richiama la necessitร , per la vita della comunitร , della buona politica; non di quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi. Una politica che non sia nรฉ serva nรฉ padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e inquini le risorse naturali โ esse infatti non sono un pozzo senza fondo ma un tesoro donatoci da Dio perchรฉ lo usiamo con rispetto e intelligenza. Una politica che sappia armonizzare le legittime aspirazioni dei singoli e dei gruppi tenendo il timone ben saldo sullโinteresse dellโintera cittadinanza.
Questo รจ il volto autentico della politica e la sua ragion dโessere: un servizio inestimabile al bene allโintera collettivitร . E questo รจ il motivo per cui la dottrina sociale della Chiesa la considera una nobile forma di caritร . Invito perciรฒ giovani e meno giovani a prepararsi adeguatamente e impegnarsi personalmente in questo campo, assumendo fin dallโinizio la prospettiva del bene comune e respingendo ogni anche minima forma di corruzione. La corruzione รจ il tarlo della vocazione politica. La corruzione non lascia crescere la civiltร . E il buon politico ha anche la propria croce quando vuole essere buono perchรฉ deve lasciare tante volte le sue idee personali per prendere le iniziative degli altri e armonizzarle, accomunarle, perchรฉ sia proprio il bene comune ad essere portato avanti. In questo senso il buon politico finisce sempre per essere un โmartireโ al servizio, perchรฉ lascia le proprie idee ma non le abbandona, le mette in discussione con tutti per andare verso il bene comune, e questo รจ molto bello.
Da questa piazza vi invito a considerare la nobiltร dellโagire politico in nome e a favore del popolo, che si riconosce in una storia e in valori condivisi e chiede tranquillitร di vita e sviluppo ordinato. Vi invito ad esigere dai protagonisti della vita pubblica coerenza dโimpegno, preparazione, rettitudine morale, capacitร dโiniziativa, longanimitร , pazienza e forza dโanimo nellโaffrontare le sfide di oggi, senza tuttavia pretendere unโimpossibile perfezione. E quando il politico sbaglia, abbia la grandezza dโanimo di dire: โHo sbagliato, scusatemi, andiamo avantiโ. E questo รจ nobile! Le vicende umane e storiche e la complessitร dei problemi non permettono di risolvere tutto e subito. La bacchetta magica non funziona in politica. Un sano realismo sa che anche la migliore classe dirigente non puรฒ risolvere in un baleno tutte le questioni. Per rendersene conto basta provare ad agire di persona invece di limitarsi a osservare e criticare dal balcone lโoperato degli altri. E questo รจ un difetto, quando le critiche non sono costruttive. Se il politico sbaglia, vai a dirglielo, ci sono tanti modi di dirlo: โMa, credo che questo sarebbe meglio cosรฌ, cosรฌโฆโ. Attraverso la stampa, la radioโฆ Ma dirlo costruttivamente. E non guardare dal balcone, osservarla dal balcone aspettando che lui fallisca. No, questo non costruisce la civiltร . Si troverร in tal modo la forza di assumersi le responsabilitร che ci competono, comprendendo al tempo stesso che, pur con lโaiuto di Dio e la collaborazione degli uomini, accadrร comunque di commettere degli sbagli. Tutti sbagliamo. โScusatemi, ho sbagliato. Riprendo la strada giusta e vado avantiโ.
Cari fratelli e sorelle, questa cittร , come tutta la Romagna, รจ stata tradizionalmente terra di accese passioni politiche. Vorrei dire a voi e a tutti: riscoprite anche per lโoggi il valore di questa dimensione essenziale della convivenza civile e date il vostro contributo, pronti a far prevalere il bene del tutto su quello di una parte; pronti a riconoscere che ogni idea va verificata e rimodellata nel confronto con la realtร ; pronti a riconoscere che รจ fondamentale avviare iniziative suscitando ampie collaborazioni piรน che puntare allโoccupazione dei posti. Siate esigenti con voi stessi e con gli altri, sapendo che lโimpegno coscienzioso preceduto da unโidonea preparazione darร il suo frutto e farร crescere il bene e persino la felicitร delle persone. Ascoltate tutti, tutti hanno diritto di far sentire la loro voce, ma specialmente ascoltate i giovani e gli anziani. I giovani, perchรฉ hanno la forza di portare avanti le cose; e gli anziani, perchรฉ hanno la saggezza della vita, e hanno lโautoritร di dire ai giovani โ anche ai giovani politici โ: โGuarda ragazzo, ragazza, su questo sbagli, prendi quellโaltra strada, pensaciโ. Questo rapporto fra anziani e giovani รจ un tesoro che noi dobbiamo ripristinare. Oggi รจ lโora dei giovani? Sรฌ, a metร : รจ anche lโora degli anziani. Oggi รจ lโora in politica del dialogo fra i giovani e gli anziani. Per favore, andate su questa strada!
La politica รจ sembrata in questi anni a volte ritrarsi di fronte allโaggressivitร e alla pervasivitร di altre forme di potere, come quella finanziaria e quella mediatica. Occorre rilanciare i diritti della buona politica, la sua indipendenza, la sua idoneitร specifica a servire il bene pubblico, ad agire in modo da diminuire le disuguaglianze, a promuovere con misure concrete il bene delle famiglie, a fornire una solida cornice di dirittiโdoveri โ bilanciare tutti e due โ e a renderli effettivi per tutti. Il popolo, che si riconosce in un ethos e in una cultura propria, si attende dalla buona politica la difesa e lo sviluppo armonico di questo patrimonio e delle sue migliori potenzialitร . Preghiamo il Signore perchรฉ susciti buoni politici, che abbiano davvero a cuore la societร , il popolo e il bene dei poveri. A Lui, Dio di giustizia e di pace, affido la vita sociale e civile della vostra cittร . Grazie.