PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Mercoledì, 30 Maggio 2018
https://youtu.be/JKXDH7W4AJM
Listen to Papa Francesco – Udienza Generale del 30 Maggio 2018 byCerco il Tuo volto on hearthis.at
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Catechesi sulla Confermazione. 2: Il sigillo dello Spirito
Cari fratelli e sorelle,
proseguendo l’argomento della Confermazione o Cresima, desidero oggi mettere in luce l’«intima connessione di questo sacramento con tutta l’iniziazione cristiana» (Sacrosanctum Concilium, 71).
Prima di ricevere l’unzione spirituale che conferma e rafforza la grazia del Battesimo, i cresimandi sono chiamati a rinnovare le promesse fatte un giorno da genitori e padrini. Ora sono loro stessi a professare la fede della Chiesa, pronti a rispondere «credo» alle domande rivolte dal Vescovo; pronti, in particolare, a credere «nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e che oggi, per mezzo del sacramento della Confermazione, è in modo speciale a [loro] conferito, come già agli Apostoli nel giorno di Pentecoste» (Rito della Confermazione, n. 26).
Poiché la venuta dello Spirito Santo richiede cuori raccolti in orazione (cfr At 1,14), dopo la preghiera silenziosa della comunità, il Vescovo, tenendo le mani stese sui cresimandi, supplica Dio di infondere in loro il suo santo Spirito Paraclito. Uno solo è lo Spirito (cfr 1 Cor 12,4), ma venendo a noi porta con sé ricchezza di doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e santo timore di Dio (cfr Rito della Confermazione, nn. 28-29). Abbiamo sentito il passo della Bibbia con questi doni che porta lo Spirito Santo. Secondo il profeta Isaia (11,2), queste sono le sette virtù dello Spirito effuse sul Messia per il compimento della sua missione. Anche san Paolo descrive l’abbondante frutto dello Spirito che è «amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). L’unico Spirito distribuisce i molteplici doni che arricchiscono l’unica Chiesa: è l’Autore della diversità, ma allo stesso tempo il Creatore dell’unità. Così lo Spirito dà tutte queste ricchezze che sono diverse ma allo stesso modo fa l’armonia, cioè l’unità di tutte queste ricchezze spirituali che abbiamo noi cristiani.
Per tradizione attestata dagli Apostoli, lo Spirito che completa la grazia del Battesimo viene comunicato attraverso l’imposizione delle mani (cfr At 8,15-17; 19,5-6; Eb 6,2). A questo gesto biblico, per meglio esprimere l’effusione dello Spirito che pervade quanti la ricevono, si è ben presto aggiunta una unzione di olio profumato, chiamato crisma[1], rimasta in uso fino ad oggi, sia in Oriente che in Occidente (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1289).
L’olio – il crisma – è sostanza terapeutica e cosmetica, che entrando nei tessuti del corpo medica le ferite e profuma le membra; per queste qualità è stato assunto dalla simbolica biblica e liturgica per esprimere l’azione dello Spirito Santo che consacra e permea il battezzato, abbellendolo di carismi. Il Sacramento viene conferito mediante l’unzione del crisma sulla fronte, compiuta dal Vescovo con l’imposizione della mano e mediante le parole: «Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono».[2] Lo Spirito Santo è il dono invisibile elargito e il crisma ne è il sigillo visibile.
Ricevendo in fronte il segno della croce con l’olio profumato, il confermato riceve dunque una impronta spirituale indelebile, il “carattere”, che lo configura più perfettamente a Cristo e gli dà la grazia di spandere tra gli uomini il “buon profumo” (cfr 2 Cor 2,15).
Riascoltiamo l’invito di sant’Ambrogio ai neoconfermati. Dice così: «Ricorda che hai ricevuto il sigillo spirituale […] e conserva ciò che hai ricevuto. Dio Padre ti ha segnato, ti ha confermato Cristo Signore e ha posto nel tuo cuore quale pegno lo Spirito» (De mysteriis 7,42: CSEL 73,106; cfr CCC, 1303). E’ un dono immeritato lo Spirito, da accogliere con gratitudine, facendo spazio alla sua inesauribile creatività. E’ un dono da custodire con premura, da assecondare con docilità, lasciandosi plasmare, come cera, dalla sua infuocata carità, «per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi» (Esort. ap. Gaudete et exsultate, 23).
Saluti:
[Saluto cordialmente i pellegrini provenienti dalla Francia e da altri paesi francofoni. Saluto in particolare gli studenti di Strasburgo e i giovani di Nizza, Avignone e Seix. Cari fratelli e sorelle, vi invito ad accogliere in voi con gratitudine i doni dello Spirito Santo, “per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi”! Dio vi benedica!]
[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Corea, Indonesia, Singapore, Australia e Stati Uniti d’America. Ringrazio gli atleti coreani per la loro esibizione: è stata una dimostrazione di volontà di pace: una rappresentazione delle due Coree insieme! E’ stato un messaggio di pace per tutta l’umanità! Grazie! Rivolgo un saluto particolare, assicurando il mio ricordo nella preghiera, alle Suore Feliciane che celebrano il loro Capitolo Generale. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!]
[Sono lieto di accogliere i pellegrini di lingua tedesca. Lo Spirito Santo è il grande dono che il Signore ci da. È importante che tutti i fedeli ricevano il sacramento della confermazione, per vivere pienamente la grazia del battesimo e per essere autentici testimoni di Cristo nel mondo. Lo Spirito Santo ci colmi con l’abbondanza dei suoi doni.]
[Con grande affetto saluto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i gruppi brasiliani venuti da Criciúma, Imbuí e Trindade e anche il «Colégio Horizonte» di Vila Nova de Gaia. Auguro a tutti una sempre maggiore consapevolezza ed un ascolto fedele dello Spirito Santo, il dolce Ospite delle vostre anime, affinché vi faccia forti nella fede e coraggiosi nella testimonianza cristiana. Su voi e sulle vostre famiglie scenda la Benedizione del Signore.]
[Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, nella Confermazione Dio Padre ci ha segnati, Cristo ci ha confermati e ha posto nei nostri cuori, quale pegno, lo Spirito. Custodiamo questo dono con premura e lasciamoci plasmare, come cera, dalla sua infuocata carità, per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi. Il Signore vi benedica!]
[Do il mio cordiale benvenuto ai pellegrini Polacchi. Il soggiorno a Roma vi confermi nella fede, nella speranza e nella carità. Rivolgo un saluto particolare a tutti coloro che sabato parteciperanno all’Incontro dei Giovani a Lednica, per riflettere sulle parole del Signore Gesù: “Io sono con voi tutti i giorni”. Mi rallegro per l’iniziativa. Cari giovani siate sicuri, Egli vi vede come un tesoro prezioso per il mondo. Allo stesso tempo anche voi fissate lo sguardo sul volto del Figlio di Dio, ovunque vi troviate e in qualunque cosa vi tocca fare. Soltanto allora sarete in grado di vedere come siete veramente. DonateGli la vostra mente, le vostre mani, il vostro corpo, affinché, grazie a voi, possa raggiungere chiunque è nel bisogno. Celebrando a Lednica il Centenario del recupero dell’indipendenza della vostra Patria, come era solito fare San Giovanni Paolo II, baciate anche a nome mio la terra polacca. Vi affido alla protezione di Maria Regina di Polonia e di cuore vi benedico.]
* * *
Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.
Sono lieto di accogliere i Partecipanti al Capitolo Generale delle Suore di San Felice da Cantalice; i Sacerdoti e i Seminaristi dei Collegi e Convitti Romani, i Diaconi del Pontificio Collegio Urbano in Roma; le Religiose del Collegio Missionario Mater Ecclesiae in Castel Gandolfo e il Gruppo dell’Ordo Viduarum.
Saluto le Parrocchie di Oppido Lucano e di Furci; l’Associazione Roller House di Osimo, accompagnata dal Vescovo, Monsignor Claudio Giuliodori; la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Velletri; l’Associazione Lo spirito del pianeta e la Fondazione Istituto Castelli di Brescia.
Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli. Domani concludiamo il mese mariano. La Madre di Dio sia il vostro rifugio nei momenti lieti, come anche in quelli più difficili, e sia la guida delle vostre famiglie, affinché diventino un focolare domestico di preghiera, di reciproca comprensione e di dono.
[1] Ecco un passo della preghiera di benedizione del crisma: «Ora ti preghiamo, o Padre: santifica con la tua benedizione quest’olio, dono della tua provvidenza; impregnalo della forza del tuo Spirito e della potenza che emana dal Cristo dal cui santo nome è chiamato crisma l’olio che consacra i sacerdoti, i re, i profeti e i martiri. […] Questa unzione li penetri e li santifichi, perché liberi dalla nativa corruzione, e consacrati tempio della tua gloria, spandano il profumo di una vita santa» (Benedizione degli oli, n. 22).
[2] La formula “ricevere lo Spirito Santo” – “il dono dello Spirito Santo” ricorre in Gv 20,22, At 2,38 e 10,45-47.
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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