PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Mercoledรฌ, 28 Novembre 2018
https://youtu.be/r_WXFgXt0mQ
Catechesi sui Comandamenti, 14-B:
La legge nuova in Cristo e i desideri secondo lo Spirito.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Nella catechesi di oggi, che conclude il percorso sui Dieci Comandamenti, possiamo utilizzare come tema-chiave quello dei desideri, che ci permette di ripercorrere il cammino fatto e riassumere le tappe compiute leggendo il testo del Decalogo, sempre alla luce della piena rivelazione in Cristo.
Siamo partiti dalla gratitudine come base della relazione di fiducia e di obbedienza: Dio, abbiamo visto, non chiede niente prima di aver dato molto di piรน. Egli ci invita allโobbedienza per riscattarci dallโinganno delle idolatrie che tanto potere hanno su di noi. Infatti, cercare la propria realizzazione negli idoli di questo mondo ci svuota e ci schiavizza, mentre ciรฒ che dร statura e consistenza รจ il rapporto con Lui che, in Cristo, ci rende figli a partire dalla sua paternitร (cfr Ef 3,14-16).
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Questo implica un processo di benedizione e di liberazione, che sono il riposo vero, autentico. Come dice il Salmo: ยซSolo in Dio riposa lโanima mia: da lui la mia salvezzaยป (Sal 62,2).
Questa vita liberata diventa accoglienza della nostra storia personale e ci riconcilia con ciรฒ che, dallโinfanzia al presente, abbiamo vissuto, facendoci adulti e capaci di dare il giusto peso alle realtร e alle persone della nostra vita. Per questa strada entriamo nella relazione con il prossimo che, a partire dallโamore che Dio mostra in Gesรน Cristo, รจ una chiamata alla bellezza della fedeltร , della generositร e della autenticitร .
Ma per vivere cosรฌ โ cioรจ nella bellezza della fedeltร , della generositร e dellโautenticitร โ abbiamo bisogno di un cuore nuovo, inabitato dallo Spirito Santo (cfr Ez 11,19; 36,26). Io mi domando: come avviene questo โtrapiantoโ di cuore, dal cuore vecchio al cuore nuovo? Attraverso il dono di desideri nuovi (cfr Rm 8,6) che vengono seminati in noi dalla grazia di Dio, in modo particolare attraverso i Dieci Comandamenti portati a compimento da Gesรน, come Lui insegna nel โdiscorso della montagnaโ (cfr Mt 5,17-48). Infatti, nella contemplazione della vita descritta dal Decalogo, ossia unโesistenza grata, libera, autentica, benedicente, adulta, custode e amante della vita, fedele, generosa e sincera, noi, quasi senza accorgercene, ci ritroviamo davanti a Cristo. Il Decalogo รจ la sua โradiografiaโ, lo descrive come un negativo fotografico che lascia apparire il suo volto โ come nella sacra Sindone. E cosรฌ lo Spirito Santo feconda il nostro cuore mettendo in esso i desideri che sono un dono suo, i desideri dello Spirito. Desiderare secondo lo Spirito, desiderare al ritmo dello Spirito, desiderare con la musica dello Spirito.
Guardando a Cristo vediamo la bellezza, il bene, la veritร . E lo Spirito genera una vita che, assecondando questi suoi desideri, innesca in noi la speranza, la fede e lโamore.
Cosรฌ scopriamo meglio cosa significhi che il Signore Gesรน non รจ venuto per abolire la legge ma per dare compimento, per farla crescere, e mentre la legge secondo la carne era una serie di prescrizioni e di divieti, secondo lo Spirito questa stessa legge diventa vita (cfr Gv 6,63; Ef 2,15), perchรฉ non รจ piรน una norma ma la carne stessa di Cristo, che ci ama, ci cerca, ci perdona, ci consola e nel suo Corpo ricompone la comunione con il Padre, perduta per la disobbedienza del peccato. E cosรฌ la negativitร letteraria, la negativitร nellโespressione dei comandamenti โ โnon rubareโ, โnon insultareโ, โnon uccidereโ โ quel โnonโ si trasforma in un atteggiamento positivo: amare, fare posto agli altri nel mio cuore, tutti desideri che seminano positivitร . E questa รจ la pienezza della legge che Gesรน รจ venuto a portarci.
In Cristo, e solo in Lui, il Decalogo smette di essere condanna (cfr Rm 8,1) e diventa lโautentica veritร della vita umana, cioรจ desiderio di amore โ qui nasce un desiderio del bene, di fare il bene โ desiderio di gioia, desiderio di pace, di magnanimitร , di benevolenza, di bontร , di fedeltร , di mitezza, dominio di sรฉ. Da quei โnoโ si passa a questo โsรฌโ: lโatteggiamento positivo di un cuore che si apre con la forza dello Spirito Santo.
Ecco a che cosa serve cercare Cristo nel Decalogo: a fecondare il nostro cuore perchรฉ sia gravido di amore, e si apra allโopera di Dio. Quando lโuomo asseconda il desiderio di vivere secondo Cristo, allora sta aprendo la porta alla salvezza, la quale non puรฒ che arrivare, perchรฉ Dio Padre รจ generoso e, come dice il Catechismo, ยซha sete che noi abbiamo sete di luiยป (n. 2560).
Se sono i desideri malvagi che rovinano lโuomo (cfr Mt 15,18-20), lo Spirito depone nel nostro cuore i suoi santi desideri, che sono il germe della vita nuova (cfr 1 Gv 3,9). La vita nuova infatti non รจ il titanico sforzo per essere coerenti con una norma, ma la vita nuova รจ lo Spirito stesso di Dio che inizia a guidarci fino ai suoi frutti, in una felice sinergia fra la nostra gioia di essere amati e la sua gioia di amarci. Si incontrano le due gioie: la gioia di Dio di amarci e la nostra gioia di essere amati.
Ecco cosโรจ il Decalogo per noi cristiani: contemplare Cristo per aprirci a ricevere il suo cuore, per ricevere i suoi desideri, per ricevere il suo Santo Spirito.
Saluti:
[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare il gruppo degli ammalati e dei disabili venuti da Lione. Fratelli e sorelle lasciamo che lo Spirito Santo faccia germinare in noi il santo desiderio di una vita nuova, che รจ il vero desiderio di Dio, quello di amarci e di essere amati da lui. Dio vi benedica!]
[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโUdienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Australia e Stati Uniti dโAmerica. Su tutti voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace del Signore. Dio vi benedica!]
[Rivolgo un caloroso saluto ai pellegrini di lingua tedesca. Il desiderio di Dio ci fa trovare la nostra vera identitร . Chiediamoci quale sia lโaspirazione piรน profonda del nostro cuore e se portiamo veramente la gioia dello Spirito Santo ai nostri vicini. Il Signore vi accompagni sul vostro cammino.]
[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese qui presenti. Nel concludere lโAnno liturgico, siamo invitati ad andare incontro a Gesรน che ci aspetta ogni giorno nei sacramenti, nella preghiera e nel prossimo, soprattutto nei bisognosi. Dio vi benedica!]
[Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, lo Spirito Santo feconda il nostro cuore mettendo in esso i desideri che sono un dono suo, e genera una vita che, assecondando questi suoi desideri, innesca in noi la speranza, la fede e lโamore. Invochiamolo piรน spesso, perchรฉ ci guidi sulla strada dei veri discepoli di Gesรน. Il Signore vi benedica!]
[Saluto cordialmente i pellegrini polacchi e in modo particolare gli Organizzatori della mostra, apertasi ieri presso la Pontificia Universitร Urbaniana, dedicata alla Famiglia polacca Ulma, fucilata dai nazisti tedeschi durante la IIa guerra mondiale, per aver nascosto e dato aiuto agli Ebrei. Nel contesto delle meditazioni sul Decalogo, questa numerosa Famiglia di Servi di Dio, che attende la beatificazione, sia per tutti noi un esempio di fedeltร a Dio e ai Suoi comandamenti, di amore al prossimo e di rispetto alla dignitร umana. Benedico tutti voi di cuore.]
[Sono lieto di salutare i pellegrini della Lituania, venuti insieme ai Vescovi in ringraziamento per il mio recente viaggio in quel Paese. Saluto anche la comunitร del Pontificio Collegio lituano di San Casimiro, che celebra il 70ยฐ anniversario di fondazione! Cari fratelli e sorelle, รจ vivo in me il ricordo della visita in Lituania. Vi ringrazio tutti per lโaccoglienza! Il Signore sia vostro coraggio e vi benedica!]
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Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.
Sono lieto di accogliere i Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesรน-Dehoniani; i Sacerdoti che partecipano al โProgetto secondo annuncioโ, con il Vescovo di Albano, Mons. Marcello Semeraro e i membri della Famiglia Claretiana.
Saluto le parrocchie, soprattutto quelle di Canosa di Puglia e di Barletta; LโAssociazione italiana sclerosi multipla; il Gruppo Nova Facility, di Treviso; lโAssociazione nuovi talenti speciali, di Verona, e lโAssociazione per la lotta ai tumori al seno.
Un pensiero particolare rivolgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.
Domenica prossima inizieremo il tempo liturgico dellโAvvento. Prepariamo i nostri cuori ad accogliere Gesรน Salvatore; riconosciamo nel Natale lโincontro del Cristo con lโumanitร , soprattutto quella che ancora oggi vive ai margini della societร , nel bisogno e nella sofferenza, e nelle tante guerre.
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