PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Mercoledรฌ, 21 Agosto 2018
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Catechesi sui Comandamenti:
6. Rispettare il nome del Signore.
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Continuiamo le catechesi sui comandamenti e oggi affrontiamo oggi il comandamento ยซNon pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dioยป (Es 20,7). Giustamente leggiamo questa Parola come lโinvito a non offendere il nome di Dio ed evitare di usarlo inopportunamente. Questo chiaro significato ci prepara ad approfondire di piรน queste preziose parole, di non usare il nome di Dio invano, inopportunamente.
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Ascoltiamole meglio. La versione ยซNon pronunceraiยป traduce unโespressione che significa letteralmente, in ebraico come in greco, ยซnon prenderai su di te, non ti farai caricoยป.
Lโespressione ยซinvanoยป รจ piรน chiara e vuol dire: ยซa vuoto, vanamenteยป. Fa riferimento a un involucro vuoto, a una forma priva di contenuto. ร la caratteristica dellโipocrisia, del formalismo e della menzogna, dellโusare le parole o usare il nome di Dio, ma vuoto, senza veritร .
Il nome nella Bibbia รจ la veritร intima delle cose e soprattutto delle persone. Il nome rappresenta spesso la missione. Ad esempio, Abramo nella Genesi (cfr 17,5) e Simon Pietro nei Vangeli (cfr Gv 1,42) ricevono un nome nuovo per indicare il cambiamento della direzione della loro vita. E conoscere veramente il nome di Dio porta alla trasformazione della propria vita: dal momento in cui Mosรจ conosce il nome di Dio la sua storia cambia (cfr Es 3,13-15).
Il nome di Dio, nei riti ebraici, viene proclamato solennemente nel Giorno del Grande Perdono, e il popolo viene perdonato perchรฉ per mezzo del nome si viene a contatto con la vita stessa di Dio che รจ misericordia.
Allora โprendere su di sรฉ il nome di Dioโ vuol dire assumere su di noi la sua realtร , entrare in una relazione forte, in una relazione stretta con Lui. Per noi cristiani, questo comandamento รจ il richiamo a ricordarci che siamo battezzati ยซnel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santoยป, come affermiamo ogni volta che facciamo su noi stessi il segno della croce, per vivere le nostre azioni quotidiane in comunione sentita e reale con Dio, cioรจ nel suo amore. E su questo, di fare il segno della croce, io vorrei ribadire unโaltra volta: insegnate i bambini a fare il segno della croce. Avete visto come lo fanno i bambini? Se dici ai bambini: โFate il segno della croceโ, fanno una cosa che non sanno cosa sia. Non sanno fare il segno della croce! Insegnate loro a fare il nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il primo atto di fede di un bambino. Compito per voi, compito da fare: insegnare i bambini a fare il segno della croce.
Ci si puรฒ domandare: รจ possibile prendere su di sรฉ il nome di Dio in maniera ipocrita, come una formalitร , a vuoto? La risposta รจ purtroppo positiva: sรฌ, รจ possibile. Si puรฒ vivere una relazione falsa con Dio. Gesรน lo diceva di quei dottori della legge; loro facevano delle cose, ma non facevano quello che Dio voleva. Parlavano di Dio, ma non facevano la volontร di Dio. E il consiglio che dร Gesรน รจ: โFate quello che dicono, ma non quello che fannoโ. Si puรฒ vivere una relazione falsa con Dio, come quella gente. E questa Parola del Decalogo รจ proprio lโinvito a un rapporto con Dio che non sia falso, senza ipocrisie, a una relazione in cui ci affidiamo a Lui con tutto quello che siamo. In fondo, fino al giorno in cui non rischiamo lโesistenza con il Signore, toccando con mano che in Lui si trova la vita, facciamo solo teorie.
Questo รจ il cristianesimo che tocca i cuori. Perchรฉ i santi sono cosรฌ capaci di toccare i cuori ? Perchรฉ i santi non solo parlano, muovono! Ci si muove il cuore quando una persona santa ci parla, ci dice le cose. E sono capaci, perchรฉ nei santi vediamo quello che il nostro cuore profondamente desidera: autenticitร , relazioni vere, radicalitร . E questo si vede anche in quei โsanti della porta accantoโ che sono, ad esempio, i tanti genitori che danno ai figli lโesempio di una vita coerente, semplice, onesta e generosa.
Se si moltiplicano i cristiani che prendono su di sรฉ il nome di Dio senza falsitร โ praticando cosรฌ la prima domanda del Padre Nostro, ยซsia santificato il tuo nomeยป โ lโannuncio della Chiesa viene piรน ascoltato e risulta piรน credibile. Se la nostra vita concreta manifesta il nome di Dio, si vede quanto รจ bello il Battesimo e che grande dono รจ lโEucaristia!, quale sublime unione ci sia fra il nostro corpo e il Corpo di Cristo: Cristo in noi e noi in Lui! Uniti! Questa non รจ ipocrisia, questa รจ veritร . Questo non รจ parlare o pregare come un pappagallo, questo รจ pregare con il cuore, amare il Signore.
Dalla croce di Cristo in poi, nessuno puรฒ disprezzare sรฉ stesso e pensare male della propria esistenza. Nessuno e mai! Qualunque cosa abbia fatto. Perchรฉ il nome di ognuno di noi รจ sulle spalle di Cristo. Lui ci porta! Vale la pena di prendere su noi il nome di Dio perchรฉ Lui si รจ fatto carico del nostro nome fino in fondo, anche del male che cโรจ in noi; Lui si รจ fatto carico per perdonarci, per mettere nel nostro cuore il suo amore. Per questo Dio proclama in questo comandamento: โPrendimi su di te, perchรฉ io ti ho preso su di meโ.
Chiunque puรฒ invocare il santo nome del Signore, che รจ Amore fedele e misericordioso, in qualunque situazione si trovi. Dio non dirร mai di โnoโ a un cuore che lo invoca sinceramente. E torniamo ai compiti da fare a casa: insegnare ai bambini a fare il segno della croce ben fatto.
Saluti:
[Saluto cordialmente i pellegrini francofoni provenienti dalla Francia e da altri paesi. Come i Santi hanno fatto, lasciamo che la nostra vita manifesti il nome di Dio nella veritร , senza ipocrisia; in questo modo lโannuncio della Chiesa sarร piรน credibile. Dio vi benedica.]
[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโUdienza odierna. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesรน Cristo. Dio vi benedica!]
[Un cordiale benvenuto ai fratelli e alle sorelle di lingua tedesca, in particolare ai pellegrini della Diocesi di Graz-Seckau, con il Vescovo Mons. Wilhelm. Come cristiani portiamo il nome di Cristo, che significa che siamo con tutta la nostra vita testimoni del Dio vivente e del Suo amore misericordioso. Per questa testimonianza il Signore benedica voi e le vostre famiglie.]
[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, in particolare ai giovani lusitani di Lijรณ e ai marinai brasiliani della Nave scuola Brasile. Cari amici, nel battesimo siamo stati santificati nel nome della Santissima Trinitร . Chiediamo la grazia di poter vivere i nostri impegni battesimali come veri imitatori di Gesรน, il Figlio di Dio, guidati dallo Spirito Santo, per la gloria del Padre. Grazie.]
[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua araba, in particolare quelli provenienti dalla Terra Santa, dalla Giordania e dal Medio Oriente. Questo comandamento riguarda lโimportanza di santificare il nome di Dio e di non usarlo invano. ร un comandamento che ci insegna a pronunciare il nome di Dio solo per glorificarlo e adorarlo, e mai per utilizzarlo o sfruttarlo; ci chiama a dimostrare, con le nostre azioni e parole, la grandezza e la profonditร del Santo nome con cui siamo stati chiamati. Il Signore vi benedica e vi protegga dal maligno!]
[Do il mio cordiale benvenuto ai Polacchi che partecipano a questโudienza. In modo particolare saluto tutti i pellegrini che si recano in questi giorni a Jasna Gรณra, per poter partecipare alla Solennitร della Madonna di Czฤstochowa. La Regina della Polonia guidi e rafforzi la vostra fede, affinchรฉ possiate annunciare coraggiosamente il nome di Dio al mondo e testimoniarlo con la vita. Benedico di cuore il vostro soggiorno a Roma, la fatica del pellegrinaggio e il tempo del riposo estivo. Mi affido alle vostre preghiere per il mio ormai prossimo viaggio Apostolico a Dublino. Sia lodato Gesรน Cristo.]
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Nel salutare i pellegrini di lingua italiana, il mio pensiero va alla tragedia, avvenuta nei giorni scorsi in Calabria nei pressi del torrente Raganello, dove hanno perso la vita escursionisti provenienti da varie Regioni dโItalia. Mentre affido alla bontร misericordiosa di Dio quanti sono drammaticamente scomparsi, esprimo la mia spirituale vicinanza ai loro familiari, come anche ai feriti.
Sono lieto di accogliere le Suore Domenicane Missionarie di San Sisto, in occasione del loro Capitolo Generale, e le Suore Francescane Missionarie della Divina Madre.
Saluto i gruppi parrocchiali, lโAssociazione โ16arteโ di Foglianise e il Coro โArmoniaโ di Credera e Moscazzano.
Un particolare pensiero rivolgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi ricorre la memoria liturgica della Beata Maria Vergine Regina. La Madre di Dio sia il vostro rifugio nei momenti piรน difficili e vi insegni ad amare il suo Figlio con la stessa tenerezza ed esclusivitร con cui Lei lโha amato. Pregate anche per me, affinchรฉ il prossimo viaggio a Dublino, il 25 e 26 agosto prossimi, in occasione dellโIncontro Mondiale delle Famiglie, sia un momento di grazia e di ascolto della voce delle famiglie cristiane di tutto il mondo. Dio benedica voi tutti!
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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