Papa Francesco: Omelia del 7 marzo 2014 a Casa Santa Marta

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โ€œIo mi vergogno della carne di mio fratello, di mia sorella?โ€. รˆ una delle domande che hanno caratterizzato lโ€™omelia di Papa Francesco, durante la Messa di stamattina a Casa Santa Marta. Il Papa ha messo in risalto che la vita di fede รจ strettamente connessa a una vita di caritร  verso i poveri, senza la quale ciรฒ che si professa รจ solo ipocrisia. Il servizio diย Alessandro De Carolis:

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l cristianesimo non รจ una regola senzโ€™anima, un prontuario di osservanze formali per gente che indossa la faccia buona dellโ€™ipocrisia per nascondere un cuore vuoto di caritร . Il cristianesimo รจ la โ€œcarneโ€ stessa di Cristo che si china senza vergognarsi su chi soffre. Per spiegare questa contrapposizione, Papa Francesco riprende il dialogo del Vangelo odierno tra Gesรน e i dottori della legge, i quali criticano i discepoli per il fatto di non rispettare il digiuno, a differenza loro e dei farisei che invece di digiuni ne praticano molti. Il fatto, obietta il Papa, รจ che i dottori della legge avevano trasformato lโ€™osservanza dei Comandamenti in una โ€œformalitร โ€, trasformando la โ€œvita religiosaโ€ in โ€œunโ€™eticaโ€ e dimenticandone la radice, cioรจ โ€œuna storia di salvezza, di elezione, di alleanzaโ€:
โ€œRicevere dal Signore lโ€™amore di un Padre, ricevere dal Signore lโ€™identitร  di un popolo e poi trasformarla in una etica รจ rifiutare quel dono di amore. Questa gente ipocrita sono persone buone, fanno tutto quello che si deve fare. Sembrano buone! Sonoย eticisti, maย eticistiย senza bontร , perchรฉ hanno perso il senso di appartenenza a un popolo! La salvezza, il Signore la dร  dentro un popolo, nellโ€™appartenenza a un popoloโ€.

Eppure, osserva il Papa, giร  il Profeta Isaia โ€“ nel passo ricordato nella Prima lettura โ€“ aveva descritto con chiarezza quale fosse il digiuno secondo la visione di Dio: โ€œSciogliere le catene iniqueโ€, โ€œrimandare liberi gli oppressiโ€, ma anche โ€œdividere il pane con lโ€™affamato, introdurre in casa i miseri senza tettoโ€, โ€œvestire uno che vedi nudoโ€.
โ€œQuello รจ il digiuno che vuole il Signore! Digiuno che si preoccupa della vita del fratello, che non si vergogna – lo dice Isaia stesso – della carne del fratello. La nostra perfezione, la nostra santitร  va avanti con il nostro popolo, nel quale noi siamo eletti e inseriti. Il nostro atto di santitร  piรน grande รจ proprio nella carne del fratello e nella carne di Gesรน Cristo. Lโ€™atto di santitร  di oggi, nostro, qui, nellโ€™altare, non รจ un digiuno ipocrita: รจ non vergognarci della carne di Cristo che viene oggi qui! Eโ€™ il mistero del Corpo e del Sangue di Cristo. Eโ€™ andare a dividere il pane con lโ€™affamato, a curare gli ammalati, gli anziani, quelli che non possono darci niente in contraccambio: quello รจ non vergognarsi della carne!โ€.

Questo significa che il โ€œdigiuno piรน difficileโ€, afferma Papa Francesco, รจ โ€œil digiuno della bontร โ€. รˆ il digiuno di cui รจ capace il Buon Samaritano, che si china sullโ€™uomo ferito, e non รจ quello del sacerdote, che guarda lo stesso sventurato ma tira diritto, forse per timore di contaminarsi. E dunque, conclude, โ€œquesta รจ la proposta della Chiesa oggi: io mi vergogno della carne di mio fratello, di mia sorella?โ€:
โ€œQuando io do lโ€™elemosina, lascio cadere la moneta senza toccare la mano? E se per caso la tocco, faccio cosรฌ, subito? Quando io do unโ€™elemosina, guardo negli occhi di mio fratello, di mia sorella? Quando io so che una persona รจ ammalata, vado a trovarla? La saluto con tenerezza? Cโ€™รจ un segno che forse ci aiuterร , รจ una domanda: so carezzare gli ammalati, gli anziani, i bambini o ho perso il senso della carezza? Questi ipocriti non sapevano carezzare! Se ne erano dimenticatiโ€ฆ Non vergognarsi della carne di nostro fratello: รจ la nostra carne! Come noi facciamo con questo fratello, con questa sorella, saremo giudicatiโ€.

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Fonte: news.va