Papa Francesco – Discorso durante la Celebrazione dei Vespri del 5 ottobre 2016

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Chiesa dei Santi Andrea e Gregorio al Celio
Mercoledรฌ, 5 ottobre 2016

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Il profeta Ezechiele, con unโ€™immagine eloquente, descrive Dio come Pastore che raduna le sue pecore disperse. Esse si erano separate le une dalle altre ยซnei giorni nuvolosi e di caligineยป (Ez 34,12). Il Signore sembra cosรฌ rivolgerci stasera, tramite il profeta, un duplice messaggio. In primo luogo un messaggio di unitร : Dio, in quanto Pastore, vuole lโ€™unitร  nel suo popolo e desidera che soprattutto i Pastori si spendano per questo. In secondo luogo, ci viene detto il motivo delle divisioni del gregge: nei giorni di nuvole e di caligine, abbiamo perso di vista il fratello che ci stava accanto, siamo diventati incapaci di riconoscerci e di rallegrarci dei nostri rispettivi doni e della grazia ricevuta. Questo รจ accaduto perchรฉ si sono addensate, attorno a noi, la caligine dellโ€™incomprensione e del sospetto e, sopra di noi, le nuvole scure dei dissensi e delle controversie, formatesi spesso per ragioni storiche e culturali e non solo per motivi teologici.

[ads2]Ma abbiamo la solida certezza che Dio ama dimorare tra noi, suo gregge e tesoro prezioso. Egli รจ un Pastore instancabile, che continua ad agire (cfr Gv 5,17), esortandoci a camminare verso una maggiore unitร , che puรฒ essere raggiunta soltanto con lโ€™aiuto della sua grazia. Perciรฒ rimaniamo fiduciosi, perchรฉ in noi, che pure siamo fragili vasi di creta (cfr 2 Cor 4,7), Dio ama riversare la sua grazia. Egli รจ convinto che possiamo passare dalla caligine alla luce, dalla dispersione allโ€™unitร , dalla mancanza alla pienezza. Questo cammino di comunione รจ il percorso di tutti i cristiani ed รจ la vostra particolare missione, in quanto Pastori della Commissione internazionale anglicana-cattolica per lโ€™unitร  e la missione.

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รˆ una grande chiamata quella ad operare come strumenti di comunione sempre e ovunque. Ciรฒ significa promuovere al tempo stesso lโ€™unitร  della famiglia cristiana e lโ€™unitร  della famiglia umana. I due ambiti non solo non si oppongono, ma si arricchiscono a vicenda. Quando, come discepoli di Gesรน, offriamo il nostro servizio in maniera congiunta, gli uni a fianco degli altri, quando promuoviamo lโ€™apertura e lโ€™incontro, vincendo la tentazione delle chiusure e degli isolamenti, operiamo contemporaneamente sia a favore dellโ€™unitร  dei cristiani sia di quella della famiglia umana. Ci riconosciamo cosรฌ come fratelli che appartengono a tradizioni diverse, ma sono spinti dallo stesso Vangelo a intraprendere la medesima missione nel mondo. Allora sarebbe sempre bene, prima di intraprendere qualche attivitร , che vi possiate porre queste domande: perchรฉ non facciamo questo insieme ai nostri fratelli anglicani?; possiamo testimoniare Gesรน agendo insieme ai nostri fratelli cattolici?

รˆ condividendo concretamente le difficoltร  e le gioie del ministero che ci riavviciniamo gli uni agli altri. Che Dio vi conceda di essere promotori di un ecumenismo audace e reale, sempre in cammino nella ricerca di aprire nuovi sentieri, di cui beneficeranno in primo luogo i vostri confratelli nelle Province e nelle Conferenze Episcopali. Si tratta sempre e anzitutto di seguire lโ€™esempio del Signore, la sua metodologia pastorale, che il profeta Ezechiele ci ricorda: andare in cerca della pecora perduta, ricondurre allโ€™ovile quella smarrita, fasciare quella ferita, curare quella malata (cfr v. 16). Solo cosรฌ si raduna il popolo disgregato.

Vorrei riferirmi al nostro cammino comune alla sequela di Cristo Buon Pastore, prendendo spunto dal bastone pastorale di san Gregorio Magno, che potrebbe ben simboleggiare il grande significato ecumenico di questo nostro incontro. Papa Gregorio da questo luogo sorgivo di missione scelse e inviรฒ Santโ€™Agostino di Canterbury e i suoi monaci alle genti anglosassoni, inaugurando una grande pagina di evangelizzazione, che รจ nostra storia comune e ci lega inscindibilmente. Perciรฒ รจ giusto che questo pastorale sia un simbolo condiviso del nostro cammino di unitร  e missione.

Al centro della parte ricurva del pastorale รจ rappresentato lโ€™Agnello Risorto. In tal modo, mentre ci ricorda la volontร  del Signore di radunare il gregge e di andare in cerca della pecora smarrita, il pastorale sembra indicarci anche il contenuto centrale dellโ€™annuncio: lโ€™amore di Dio in Gesรน Crocifisso e Risorto, Agnello immolato e vivente. รˆ lโ€™amore che ha penetrato lโ€™oscuritร  della tomba sigillata e ha spalancato le porte alla luce della vita eterna. Lโ€™amore dellโ€™Agnello vittorioso sul peccato e sulla morte รจ il vero messaggio innovativo da portare insieme agli smarriti di oggi e a quanti ancora non hanno la gioia di conoscere il volto compassionevole e lโ€™abbraccio misericordioso del Buon Pastore. Il nostro ministero consiste nellโ€™illuminare le tenebre con questa luce gentile, con la forza inerme dellโ€™amore che vince il peccato e supera la morte. Abbiamo la gioia di riconoscere e celebrare insieme il cuore della fede. Ricentriamoci in esso, senza farci distrarre da quanto, invogliandoci a seguire lo spirito del mondo, vorrebbe distoglierci dalla freschezza originaria del Vangelo. Da lรฌ scaturisce la nostra responsabilitร  comune, lโ€™unica missione di servire il Signore e lโ€™umanitร .

รˆ stato anche sottolineato da alcuni autori che i bastoni pastorali, allโ€™altro estremo, hanno spesso una punta. Si puรฒ cosรฌ pensare che il pastorale non ricorda solo la chiamata a condurre e radunare le pecore in nome del Crocifisso Risorto, ma anche a pungolare quelle che tendono a stare troppo vicine e chiuse, esortandole a uscire. La missione dei Pastori รจ quella di aiutare il gregge loro affidato, perchรฉ sia in uscita, in movimento nellโ€™annunciare la gioia del Vangelo; non chiuso in circoli ristretti, in โ€œmicroclimiโ€ ecclesiali che ci riporterebbero ai giorni di nuvole e caligine. Insieme chiediamo a Dio la grazia di imitare lo spirito e lโ€™esempio dei grandi missionari, attraverso i quali lo Spirito Santo ha rivitalizzato la Chiesa, che si rianima quando esce da sรฉ per vivere e annunciare il Vangelo sulle strade del mondo. Pensiamo a quanto accadde a Edimburgo, alle origini del movimento ecumenico: fu proprio il fuoco della missione a permettere di iniziare a superare gli steccati e abbattere i recinti che ci isolavano e rendevano impensabile un cammino comune. Preghiamo insieme per questo: ci conceda il Signore che da qui sorga un rinnovato slancio di comunione e di missione.