“Quel sabato per noi è stato un giorno di festa, preghiera e riflessione. Festa, gioia e entusiasmo di tante giovani coppie giunte da tutto il mondo per salutare Francesco e anche dei 50 anziani delle Acli, sul sagrato della Basilica vaticana in rappresentanza dei nonni di tutt’Italia. L’incontro con il Papa è stato per tutti noi un’occasione per tornare a riflettere sulla famiglia come luogo privilegiato per la trasmissione della fede”. Così, Santino Scirè, vicepresidente nazionale delle Acli e responsabile del settore famiglia, racconta le emozioni della grande Festa delle famiglie, celebrata sabato 26 ottobre in piazza S. Pietro da circa 200mila persone provenienti da 75 paesi dei 5 continenti. “Come va la gioia a casa vostra?”, ha poi domandato il Papa alle famiglie presenti in piazza S. Pietro durante la Santa Messa per le famiglie, domenica 27. “E’ una domanda che ci ha sorpreso e ci ha commosso”, spiega Adria Vattuone, di ‘Crescere in famiglia’, apostolato del movimento Regnum Christi e dei Legionari di Cristo. “Uno degli obiettivi del nostro apostolato è infatti proprio quello di portare al mondo un’immagine nuova della famiglia, proprio in questo momento che ha tante difficoltà. Vogliamo mostrare a tutti che la gioia della fede ti aiuta e ti cambia la vita. E ci dà la possibilità di raggiungere la felicità anche su questa terra, nonostante tutte le difficoltà che dobbiamo incontrare. Alle volte noi cristiani siamo troppo tristi, dobbiamo invece imparare ad esprimere la gioia che nasce dalla fede”. Il Papa ha anche recitato una speciale preghiera per questa occasione, dedicata alla Santa Famiglia, in cui si ribadisce il “carattere sacro e inviolabile” della famiglia, “bene inestimabile e insostituibile”. “Un’indagine appena condotta dimostra che per la popolazione italiana le prime reti a cui affidarsi in caso di necessità restano di gran lunga la famiglia e la rete parentale”, spiega il sociologo Daniele Marini, dell’Università di Padova. “Proprio in tempo di crisi la famiglia rimane negli anni l’ancora di salvataggio favorita, la migliore rete di protezione, ruolo accentuato anche dalle difficoltà delle istituzioni pubbliche, anche se non valorizzato dalla politica. Quindi non solo il luogo privilegiato degli affetti ma anche un pezzo fondamentale del nostro sistema di welfare”.
(A cura di Fabio Colagrande)