Papa Francesco cambierà il mondo?

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ng-agosto-2015Agosto 2015 – Dopo aver parlato alla folla riunita a piazza San Pietro per il Natale del 2014, papa Francesco compie un’inaspettata visita alla Cappella Sistina, uno dei gesti spontanei per cui è diventato famoso.

Nel segno di Francesco (di Marco Cattaneo)
Che Mario Bergoglio sarebbe stato un papa fuori dal comune lo si era capito presto. Quasi subito. Con quel suo desiderio per nulla inconfessato di lasciare un segno, di cambiare il sistema, dal rigido protocollo vaticano fino ai vertici che guidano il piccolo Stato della Chiesa cattolica. Ma forse l’impronta del suo pontificato è diventata ancora più chiara con l’enciclica Laudato Si’, resa pubblica il 18 giugno.

Qualcuno l’ha liquidata come un pronunciamento sull’ambiente. Altri hanno messo l’enfasi sull’equità sociale. Altri ancora vi hanno visto una critica dell’economia di mercato e dell’impatto della tecnologia sulla società. In realtà il testo di papa Francesco si sottrae a qualsiasi banalizzazione. Ci richiama a un uso consapevole degli strumenti che la ricerca scientifica e la tecnologia ci mettono a disposizione, ricordando che le risorse del piccolo pianeta che ci ospita sono limitate.

E il loro sfruttamento eccessivo e iniquo minaccia la natura ma anche la nostra stessa sopravvivenza. Nel testo manca forse solo un cenno alla questione demografica, che non può non essere inestricabilmente legata alla “cura della casa comune”, per citare il sottotitolo dell’enciclica stessa, ma Francesco aveva già parlato di procreazione responsabile all’inizio di quest’anno. Nessuno può sapere se questo papa riuscirà a cambiare la Chiesa.

Ma la sua visione dell’uomo immerso nell’ambiente può essere di stimolo per un maggiore rispetto di ciò che ci circonda. A cominciare dalla Conferenza sul clima che si terrà a fine anno a Parigi. Dove si dovrà decidere se provare a invertire la rotta, per il bene di tutti. 

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Fonte | Fotografia di Dave Yoder