PAPA FRANCESCO
ANGELUS
Piazza San Pietro
Domenica, 11 Novembre 2018
https://youtu.be/kaVQVBBK2eg
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Lโodierno episodio evangelico (cfr Mc 12,38-44) chiude la serie di insegnamenti impartiti da Gesรน nel tempio di Gerusalemme e pone in risalto due figure contrapposte: lo scriba e la vedova. Ma perchรฉ sono contrapposte? Lo scriba rappresenta le persone importanti, ricche, influenti; lโaltra โ la vedova โ rappresenta gli ultimi, i poveri, i deboli. In realtร , il giudizio risoluto di Gesรน nei confronti degli scribi non riguarda tutta la categoria, ma รจ riferito a quelli tra loro che ostentano la propria posizione sociale, si fregiano del titolo di โrabbiโ, cioรจ maestro, amano essere riveriti e occupare i primi posti (cfr vv. 38-39). Quel che รจ peggio รจ che la loro ostentazione รจ soprattutto di natura religiosa, perchรฉ pregano โ dice Gesรน โ ยซa lungo per farsi vedereยป (v. 40) e si servono di Dio per accreditarsi come i difensori della sua legge. E questo atteggiamento di superioritร e di vanitร li porta al disprezzo per coloro che contano poco o si trovano in una posizione economica svantaggiosa, come il caso delle vedove.
Gesรน smaschera questo meccanismo perverso: denuncia lโoppressione dei deboli fatta strumentalmente sulla base di motivazioni religiose, dicendo chiaramente che Dio sta dalla parte degli ultimi. E per imprimere bene questa lezione nella mente dei discepoli offre loro un esempio vivente: una povera vedova, la cui posizione sociale era irrilevante perchรฉ priva di un marito che potesse difendere i suoi diritti, e che perciรฒ diventava facile preda di qualche creditore senza scrupoli, perchรฉ questi creditori perseguitavano i deboli perchรฉ li pagassero. ย Questa donna, che va a deporre nel tesoro del tempio soltanto due monetine, tutto quello che le restava e fa la sua offerta cercando di passare inosservata, quasi vergognandosi. Ma, proprio in questa umiltร , ella compie un atto carico di grande significato religioso e spirituale. Quel gesto pieno di sacrificio non sfugge allo sguardo di Gesรน, che anzi in esso vede brillare il dono totale di sรฉ a cui vuole educare i suoi discepoli.
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Lโinsegnamento che oggi Gesรน ci offre ci aiuta a recuperare quello che รจ essenziale nella nostra vita e favorisce una concreta e quotidiana relazione con Dio. Fratelli e sorelle, le bilance del Signore sono diverse dalle nostre. Lui pesa diversamente le persone e i loro gesti: Dio non misura la quantitร ma la qualitร , scruta il cuore, guarda alla purezza delle intenzioni. Questo significa che il nostro โdareโ a Dio nella preghiera e agli altri nella caritร dovrebbe sempre rifuggire dal ritualismo e dal formalismo, come pure dalla logica del calcolo, e deve essere espressione di gratuitร , come ha fatto Gesรน con noi: ci ha salvato gratuitamente; non ci ha fatto pagare la redenzione. Ci ha salvato gratuitamente. E noi, dobbiamo fare le cose come espressione di gratuitร . ย Ecco perchรฉ Gesรน indica quella vedova povera e generosa come modello di vita cristiana da imitare. Di lei non sappiamo il nome, conosciamo perรฒ il suo cuore โย la troveremo in Cielo e andremo a salutarla, sicuramente โ; ed รจ quello che conta davanti a Dio. Quando siamo tentati dal desiderio di apparire e di contabilizzare i nostri gesti di altruismo, quando siamo troppo interessati allo sguardo altrui e โ permettetemi la parola โ quando facciamo โi pavoniโ, pensiamo a questa donna. Ci farร bene: ci aiuterร a spogliarci del superfluo per andare a ciรฒ che conta veramente, e a rimanere umili.
La Vergine Maria, donna povera che si รจ donata totalmente a Dio, ci sostenga nel proposito di dare al Signore e ai fratelli non qualcosa di noi, ma noi stessi, in una offerta umile e generosa.
Dopo l’Angelus
Cari fratelli e sorelle,
ieri, a Barcellona, รจ avvenuta la Beatificazione di Padre Teodoro Illera del Olmo e quindici compagni martiri. Si tratta di tredici consacrati e tre fedeli laici. Alla Congregazione di San Pietro in Vincoli appartenevano nove religiosi e i laici; tre religiose erano Cappuccine della Madre del Divin Pastore e una era Francescana del Sacro Cuore.ย Questi nuovi Beati sono stati tutti uccisi per la loro fede, in luoghi e date diversi, durante la guerra e la persecuzione religiosa del secolo scorso in Spagna. Lodiamo il Signore per questi suoi coraggiosi testimoniย e un applauso a loro!
Ricorre oggi il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, che il mio predecessore Benedetto XV definรฌ โinutile strageโ. Per questo oggi, alle 13.30 ora italiana, suoneranno le campane in tutto il mondo, anche quelle della Basilica di San Pietro. La pagina storica del primo conflitto mondiale รจ per tutti un severo monito a respingere la cultura della guerra e a ricercare ogni mezzo legittimo per porre fine ai conflitti che ancora insanguinano parecchie regioni del mondo. Sembra che noi non impariamo. Mentre preghiamo per tutte le vittime di quella immane tragedia, diciamo con forza: investiamo sulla pace, non sulla guerra! E, come segno emblematico, prendiamo quello del grande San Martino di Tours, che oggi ricordiamo: egli tagliรฒ in due il suo mantello per condividerlo con un povero. Questo gesto di umana solidarietร indichi a tutti la via per costruire la pace.
Domenica prossima si celebrerร la Giornata Mondiale dei poveri, con tante iniziative di evangelizzazione, di preghiera e di condivisione. Anche qui in Piazza San Pietro รจ stato allestito un presidio sanitario che per una settimana offrirร cure a quanti sono in difficoltร . Auspico che questa Giornata favorisca una crescente attenzione alle necessitร degli ultimi, degli emarginati, degli affamati.
Ringrazio tutti voi che siete venuti da Roma, dallโItalia e da tante parti del mondo. Saluto i fedeli di Mengรญbar (Spagna), quelli di Barcellona, il gruppo del Cuore Immacolato di Maria proveniente dal Brasile, e quello dellโUnione Mondiale Insegnanti Cattolici. Saluto il Centro turistico ACLI di Trento, i fedeli di San Benedetto Po e i cresimandi di Chiuppano. Saluto anche i tanti polacchi che vedo qui. Ce ne sono tanti!
A tutti auguro una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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