Il 19 ottobre Paolo VI sarà proclamato beato.
Un destino particolarmente difficile quello di Paolo VI chiamato a guidare la Chiesa in un mondo attraversato da sconvolgimenti sociali e fermenti rivoluzionari.
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In questo clima teso Papa Montini cerca il dialogo, prova a mediare e se necessario sa anche tornare sulle proprie decisioni.
Un atteggiamento che gli vale l’appellativo di “papa del dubbio”, e che finisce per scontentare tutti, dentro e fuori la Chiesa.
Il suo pontificato viene spesso liquidato con una battuta: “troppo conservatore per i progressisti, troppo progressista per i conservatori”.
Con Massimo Bernardini, il professore Alberto Melloni riannoda i fili di una storia che inizia l’8 dicembre 1965 con la chiusura del Concilio Vaticano II che Paolo VI ha ereditato dal suo predecessore Giovanni XXIII, e finisce il 21 aprile 1978 con lo storico appello del papa alle Brigare Rosse che chiede la liberazione dell’amico Aldo Moro.
Paolo VI: un papa contro tutti
con Alberto Melloni
di Fabio Bottiglione