Paolo de Martino – Commento al Vangelo di domenica 25 Aprile 2021

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AUTORE: Paolo di Martino FONTE: Sito web SITO WEB CANALE YOUTUBE PAGINA FACEBOOK


Lโ€™immagine del buon pastore รจ senzโ€™altro la piรน conosciuta e amata dai cristiani. Eppure unโ€™immagine cosรฌ romantica provocherร  la reazione delle autoritร  giudee che cercheranno di lapidarlo. Perchรฉ? Perchรฉ Gesรน afferma di essere non il โ€œbuon pastoreโ€ ma letteralmente, nellโ€™originale greco, โ€œil bel (kalรณs) pastoreโ€, il pastore eccellente, quello atteso. La bellezza รจ emanazione dellโ€™essere, la bontร  รจ piรน dellโ€™ambito del fare.
Prima dellโ€™immagine del buon pastore (10,11-18) viene descritta lโ€™immagine della porta (10,1-10). Il brano di oggi ci presenta solo la seconda immagine, ma vanno prese insieme. Dio veniva sperimentato cosรฌ: come il buon pastore e come una porta.
Il vangelo invita anche noi ad essere porte e pastori.

La porta non si muove, rimane lรฌ. Puoi entrarci o restare fuori. Tu puoi ritornare, entrarci, oppure, se vuoi, rimanere fuori. Quando, poi, ne hai bisogno ritorni e la porta ti protegge. La puoi chiudere o tenere aperta. Eโ€™ sempre lรฌ. Noi abbiamo bisogno di trovare โ€œpersone-porteโ€, persone che ci siano, dalle quali sappiamo che saremo accolti, amati, ascoltati al di lร  di ciรฒ che facciamo o siamo, persone verso le quali sappiamo di poter sempre ritornare. Gesรน รจ la porta! Da Lui si puรฒ sempre ritornare, non ci lascerร  mai fuori.
Il vangelo ci invita poi ad essere pastori, cioรจ โ€œprenderci curaโ€. Significa aver cura di sรฉ stessi, aver pazienza con sรฉ, saper aspettare, non essere duri con sรฉ stessi e fare tutto questo con gli altri. Tutto ciรฒ che vive ha bisogna di cura, di amore, di protezione, di dedizione, ogni giorno.

Ecco a cosa siamo chiamati: ad essere porte e pastori delle persone, dei mariti, delle mogli, dei figli, degli amici. I primi cristiani vedevano nel Signore la porta (il loro punto di riferimento) e il pastore (che si prendeva cura di loro.)
In fondo tutti noi siamo pastori. Tutti abbiamo un qualche ruolo di responsabilitร : il parroco guida i suoi fedeli; il genitore guida i suoi figli; il dirigente guida i suoi dipendenti; il docente guida i suoi alunni.
Essere โ€œbel pastoreโ€ significa porre attenzione alle persone, non umiliare, non esigere di sapere sempre tutto, non โ€œvomitareโ€ addosso agli altri i nostri sbalzi dโ€™umore. La fiducia si merita, non รจ un diritto.
Essere โ€œbel pastoreโ€ significa credere nelle proprie pecore, valorizzarle, credere cioรจ che in ogni persona cโ€™รจ una scintilla di Dio.
Essere โ€œbel pastoreโ€ significa essere liberi. Se cโ€™รจ da dire un โ€œnoโ€ o da ri-prendere una pecora, il bel pastore lo fa perchรฉ non teme di deludere.
Essere โ€œbel pastoreโ€ significa guidare.

Gesรน si presenta come il bel pastore che conosce le sue pecore, le conosce personalmente. Il nostro nome sta scritto nel Suo cuore. Per Dio siamo tutti figli unici! Non ci ama in maniera indistinta, sa tutto di noi: le gioie e le fatiche, i sogni e i limiti. Il Signore รจ capace di adeguare il Suo passo ai nostri ritmi, ma sa anche essere esigente quando la nostra pigrizia lo richiedono. Gesรน รจ lโ€™unico che ci conosce veramente, e per questo puรฒ amare di noi quello che gli altri o noi stessi non riusciamo ad amare.
Eโ€™ giunto il momento di farci una domanda franca e onesta: chi รจ il pastore della nostra vita e dove la conduce? A chi andiamo dietro? Di chi siamo alla ricerca? Verso chi sono puntati i nostri passi? A chi affidiamo la nostra vita? Diamo un nome ai modelli, agli ideali che ispirano le nostre scelte. Cosรฌ verifichiamo il nostro cammino di fede. Unโ€™avvertenza: non cadiamo nel tranello di suppore che se non siamo dei delinquenti (non rubo, non uccido eccโ€ฆ) possiamo stare con la coscienza tranquilla. Noi siamo maestri quando dobbiamo raccontarci delle bugie per giustificarci.

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La logica del โ€œbel pastoreโ€ in fondo รจ la logica dellโ€™amore, del โ€œmi importaโ€.
A Dio, lโ€™uomo interessa, per Lui รจ importante. A Dio importa di me, della mia vita, sono importante per Lui. Anzi per il Signore lโ€™uomo รจ piรน importante di se stesso, per questo dร  la sua vita. A ciascuno ripete: ho a cuore i passeri del cielo ma voi valete molto di piรน. Ho a cuore i gigli del campo, ma voi valete molto di piรน.
La qualitร  dellโ€™amore di qualcuno la capiamo quando le cose girano nel verso sbagliato. I veri amici, lo abbiamo sperimentato un poโ€™ tutti, sono quelli che non se ne sono andati quando abbiamo sbagliato, quando non eravamo piรน utili, quando รจ finita la salute. I lupi aiutano sempre a capire chi ci ama davvero. Le esperienza negative sono utili non fosse altro perchรฉ ci aiutano a far emergere la qualitร  delle nostre relazioni.

Conviene seguire Lui perchรฉ siamo certi che Lui non chiederร  mai nulla in cambio, perchรฉ siamo amati di un amore che ci dร  il permesso di rimanere noi stessi. E il bel pastore offre la vita per questo.
E poi una bella notizia! Con Gesรน sono finiti gli ovili, i recinti.
Purtroppo in passato la traduzione sbagliata (ยซE diventeranno un solo ovile, un solo pastoreยป) ha prodotto guerre di religione perchรฉ tutti entrassero nellโ€™unico ovile.
Oggi abbiamo una chiara coscienza che Dio non fa preferenza di persone e lโ€™amore non puรฒ essere rinchiuso in un recinto.
Gli amati non sโ€™identificano con una parte.
Dinanzi a Dio non ci sono migliori o peggiori, preferiti o reietti.

Nessuna โ€œsalvezzaโ€ รจ riservata ai cristiani dentro la Chiesa Cattolica dunque, con buona pace dellโ€™antico adagio: ยซExtra Ecclesiam nulla salusยป (โ€œfuori della Chiesa non cโ€™รจ salvezzaโ€). Oggi il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 847) afferma: ยซQuelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto lโ€™influsso della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontร  di Dio, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna (Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 14)ยป.

Gesรน รจ venuto a liberare lโ€™uomo da tutti i recinti, da tutte le leggi e tutte le proibizioni. Perchรฉ Dio รจ lโ€™Amore che apre a โ€œpascoli sconfinatiโ€ lโ€™intera umanitร , aldilร  dei recinti di credo o di appartenenza. Gesรน รจ venuto a spezzare le staccionate che separano, comprese quelle della morale e dellโ€™integritร . รˆ vero, Gesรน รจ la porta, ma proprio per questo nel mondo di Dio le porte sono state tutte scardinate. Dio chiama allโ€™unitร , che รจ lโ€™esatto opposto dellโ€™uniformitร , perchรฉ lโ€™amore esalta le differenze.
La bella notizia di questa Domenica? A Dio importa di me, anche quando non capisco, anche quando sono turbato per il suo silenzio perchรฉ il bel pastore non puรฒ stare bene finchรฉ non sta bene ogni sua pecora, ogni suo figlio.

Fonte: il blog di Paolo de Martino