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Paolo de Martino – Commento al Vangelo del 8 Settembre 2024

Domenica 8 Settembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 7, 31-37

Apriti

Dopo essersi scontrato con scribi e farisei su questioni religiose e aver constatato la chiusura mentale e la rigiditร  di pensiero di questa gente che si definiva religiosa, Gesรน se ne va altrove. Si ritrova in terra pagana, a Tiro e Sidone. E proprio qui, e non tra gli ebrei, Gesรน trova una fede grande. Marco sembra dire che cโ€™รจ molta piรน fede, a volte, tra chi non crede piuttosto che nelle persone cosiddette religiose. La religione sono le pratiche di pietร , ma la fede รจ ciรฒ che viviamo dentro, lโ€™amore che pulsa nelle nostre fibre.

Interessante: il miracolo avviene per una persona che avrebbe dovuto essere esclusa, ma il Maestro non tiene conto di privilegi, di appartenenze, di precedenze. Il suo dono รจ gratis, per tutti, nessuno escluso.

รˆ incredibile la libertร  di Gesรน: non si faceva impressionare da nulla. La posizione sociale e religiosa delle persone non aveva nessun influsso su di lui. A Gesรน, che fossero โ€œi sacerdoti del tempoโ€ non interessava affatto. Tutti erano semplicemente degli uomini ai suoi occhi. Gesรน guardava il cuore, quello che avevano dentro perchรฉ Dio guarda solo il cuore dellโ€™uomo.

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A Gesรน portano un sordomuto e lo pregano di toccarlo (ancora una volta dei pagani hanno piรน fede dei religiosi ebrei).

Il problema di questโ€™uomo รจ un problema di comunicazione. Quando non siamo in grado di comunicare ci isoliamo. Uno dei sintomi del male di vivere รจ proprio lโ€™isolamento, soprattutto lโ€™isolamento dagli altri e dalla realtร . Ci rinchiudiamo nei nostri pensieri, nelle nostre elucubrazioni confondendo la realtร  con ciรฒ che invece รจ solo dentro la nostra testa. Il guaio รจ che spesso non riusciamo nemmeno a chiedere aiuto, per uscire da questo isolamento.

Osserviamo cosa fa Gesรน, perchรฉ ogni particolare, ogni dettaglio รจ importante. Innanzitutto โ€œlo portanoโ€: spesso siamo cosรฌ sordi, cosรฌ chiusi che certe situazioni proprio non le sentiamo, non ce ne rendiamo conto. Allora รจ importante lasciare che gli altri ci aiutino. Permettiamo a chi ci รจ vicino di condurci da Gesรน, verso la luce, di aprirci gli occhi sulla realtร .

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Gesรน lo prende e che fa? Porta lโ€™uomo lontano dalla folla.

Gesรน cerca una relazione, un incontro personale vero, non una dimostrazione in piazza. Eโ€™ proprio vero, lโ€™ho sperimentato molte volte sulla mia pelle: per incontrare il Signore Gesรน bisogna avere il coraggio di sottrarsi alla folla, di ritagliare uno spazio (a volte anche fisico) per lasciarsi incontrare e farsi raggiungere. Non parlo solo di fughe in qualche monastero o luogo isolato sui monti. Basta un angolo della casa, la chiesa piรน vicina, il cellulare spento e un poโ€™ di tempo (ogni giorno!) per lasciarsi nutrire dalla Parola.

Gesรน spesso portava le persone lontano dalla folla, cioรจ dai condizionamenti dellโ€™ambiente circostante. La folla รจ il giudizio delle persone che ci sono vicine e che magari amiamo. Finchรฉ siamo attaccati al loro giudizio, non possiamo guarire.

La terapia di Gesรน con il sordomuto avviene a piรน riprese. Deve mettergli le dita nelle orecchie, cioรจ deve stappargliele, deve togliergli i tappi che gli impediscono di sentire.

Marco ci sta dicendo: se non senti che stai male, come fai a guarire? Se non senti la tua insoddisfazione, come fai a toglierla? Se non senti il tuo dolore, come fai a farlo uscire? Se non senti che stai morendo, come puoi vivere?

Forse non รจ un caso che la nostra societร  sia piena di psicofarmaci e anestetizzanti; le persone corrono sempre senza mai fermarsi; non รจ un caso che non si sappia piรน stare in silenzio e che il rumore ci accompagni sempre. Sapete perchรฉ avviene questo? Per non sentire.

E poi Gesรน gli tocca la lingua con la saliva. Deve insegnargli a parlare, ad esprimersi.

Marco sembra dire: โ€œTira fuori quello che hai dentro, dai un nome a ciรฒ che provi. Definisci la tua gioia, la tua emozione, la tua rabbia, il tuo dolore. Raccontati, tira fuori chi seiโ€.

Poi Gesรน guarda in cielo ed emette un forte sospiro, un urlo, e gli dice: โ€œApritiโ€.

I primi due gesti ci aiutano a cogliere la fatica di Gesรน: questo uomo non voleva saperne di aprirsi. Gesรน lo scuote, lo strattona, รจ quasi arrabbiato, urla perchรฉ questo uomo si รจ rinchiuso e non vuole fare nessuno sforzo per tornare a vivere. Non vuole aprirsi, stava bene cosรฌ.

Lโ€™apertura รจ una dimensione della vita. Aprirsi vuol dire far entrare e incontrare il nuovo. Ogni giorno mangiamo nuovo cibo e inspiriamo nuova aria. Aprirsi รจ vivere. Chiudersi รจ morire.

Cosa ha fatto Gesรน? Ha riaperto i sensi, le vie di comunicazione con la realtร . Ha fatto tornare questโ€™uomo con i piedi per terra. Ecco cosa fa Gesรน con la nostra vita: ridร  valore alle cose che esistono e non ai nostri mille pensieri che sono lโ€™anticamera delle nostre depressioni.

Oggi Gesรน pronuncia โ€œEffatร โ€ cioรจ โ€œApritiโ€ su tutte le nostre chiusure e lo fa fisicamente: dita, saliva, lingua, toccare, sono cose di una concretezza estrema. รˆ il contatto con la realtร  quotidiana lโ€™occasione che spesso il Signore ci dร  per guarire. La guarigione spirituale la troviamo nel lasciarci โ€œtoccareโ€ dalla realtร  che viviamo, non nei ragionamenti. Insomma, a volte non basta mettere in ordine le idee ma abbiamo bisogno dellโ€™incontro/scontro con la quotidianitร .

In questi ultimi anni, ho scoperto che la cosa piรน difficile non รจ guarire, ma dare nome al dolore, alle fragilitร , alle ferite. รˆ da questo riconoscimento che parte la possibilitร  della guarigione. Il Signore, oggi, ci ridona questa possibilitร . Possiamo guarire, se lo vogliamo. Possiamo liberarci dalle schiavitรน che ci imprigionano, se lo desideriamo. Possiamo essere uomini nuovi, se ci lasciamo rinnovare dallโ€™amore.

Vivere รจ percorrere lo stesso cammino del sordomuto della Decapoli: Dal silenzio alla parola.

ยซIl primo servizio che dobbiamo rendere ai fratelli รจ quello dellโ€™ascolto. Chi non sa ascoltare il proprio fratello presto non saprร  neppure ascoltare Dio, sarร  sempre lui a parlare, anche con il Signoreยป (Bonhoeffer).

In molte famiglie si parla tra sordi diventando culle di silenzio e solitudini. Chi non ascolta perde la parola, perchรฉ parla senza toccare il cuore dellโ€™altro. Si guarisce dalla povertร  delle parole solo quando si ha un cuore che ascolta.

La bella notizia di questa Domenica? Il Signore non si stanca delle nostre chiusure, viene ancora a cercarci nelle regioni delle nostre fragilitร , ci invita a stare in disparte e gustare la Sua presenza.

Eโ€™ uscito il mio nuovo libro: โ€œDio รจ felicitร โ€ (Ed. Paoline)

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