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Paolo de Martino โ€“ Commento al Vangelo del 6 Aprile 2025

Domenica 6 Aprile 2025 - V DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,1-11

Dio non giudica. Dio ama, e basta.

Questo brano รจ il brano senzโ€™altro dovuto alla penna di Luca o della sua comunitร . Uno scandalo enorme! Che Gesรน perdoni unโ€™adultera! Un brano talmente scandaloso per le comunitร  cristiane, che per piรน di un secolo, nessuna comunitร  cristiana ha voluto questi pochi versetti.

Ci sono voluti tre secoli prima che trovasse ospitalitร  in un Vangelo e per ben cinque secoli non รจ mai stato letto nella liturgia domenicale durante lโ€™eucarestiaโ€ฆ
Oggi questo brano si legge nel vangelo di Giovanni, al capitolo 8, i primi 11 versetti.
Se voi lo tagliate dal vangelo di Giovanni e lo rimettete nella sua collocazione originaria, cioรจ Luca 21,38, vedete che tutti e due i vangeli filano meglio.

Continua dopo il video.

Adultera.  V Domenica di Quaresima (anno C)

Tempio
Gesรน si trova nel tempio. Ciรฒ che avviene รจ sconcertante: siamo nella casa di Dio e gli esperti di Dio vogliono uccidere una donna.
Donna senza nome, che per scribi e farisei non รจ una persona, รจ una cosa, che si prende, si porta, si conduce, si pone di qua o di lร , dove a loro va bene.

Gli scribi e i farisei entrano insieme nel tempio e gli conducono questa donna. Hanno giร  le pietre in mano perchรฉ (era lโ€™usanza ebraica) spettava ai primi testimoni la prima pietra.
La donna รจ accusata di adulterio. La parola โ€œadulterioโ€ si usava a quel tempo per una donna sposata. Il fatto che Gesรน la chiami โ€œdonnaโ€ conferma il suo stato matrimoniale.
Per lโ€™adulterio era prevista la pena di morte. Forse รจ giร  stata processata e la stanno conducendo fuori per lapidarla. Gesรน, quindi, le salva la vita.

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Poco dopo si dirร  la stessa cosa di Gesรน: โ€œRaccolsero pietre per scagliarle contro di luiโ€.
Quando salvi qualcuno sappi che ti tirerai addosso le ire che erano dirette verso di lui!
Se le cose andranno come da programma, ciascuno scaglierร  la sua pietra. Nessuno avrร  ucciso, perรฒ alla fine la donna sarร  morta.
Nessuno si sentirร  colpevole dellโ€™assassinio, eppure sarร  avvenuto.

Ai farisei e agli scribi in realtร  non interessa la donna: รจ Gesรน il loro vero obiettivo.
Se Gesรน infatti si schiererร  a favore della donna si porrร  contro la legge. Lui che si dichiara il Messia non puรฒ porsi contro la legge dei Padri.
Se si schiererร  contro la donna si contraddirร , condannandola a morte. E solo i Romani, peraltro molto liberali in materia sessuale, potevano condannare a morte.
Quindi avrebbero avuto dei pretesti per accusarlo di fronte allโ€™autoritร .

I farisei si rifanno alla Legge di Mosรฉ, a ciรฒ che รจ scritto nei codici e nei manuali di teologia.
Gesรน si rifร  alla legge inscritta nel cuore di ogni uomo, nel profondo di sรฉ.
Gesรน neppure nomina il peccato. Gesรน dalla sua profonda sensibilitร  si chiede: โ€œMa cosa starร  provando questa donna?โ€

I farisei la trattano come un oggetto. Per loro quella donna รจ nessuno. Non la chiamano neppure โ€œdonnaโ€.
Neppure si rendono conto che lรฌ dietro cโ€™รจ una storia, un volto, una vicenda, una persona con i suoi sentimenti, con le sue difficoltร , con i suoi problemi, con la sua dignitร .
Gesรน la chiamerร  โ€œdonnaโ€.

Ma i farisei insistono nellโ€™interrogarlo. Vogliono risposte chiare, soluzioni, leggi forti: cosรฌ eseguiranno e cosรฌ potranno dire: โ€œNoi siamo a posto, abbiamo fatto comโ€™era scritto!โ€.

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Gesรน, invece, scrive per terra.
Gesรน china gli occhi a terra, come preso da un pudore santo davanti al mistero di lei. Gli fa male vederlo calpestato in quel modo.
Si noti che Gesรน era giร  seduto. Ora dinanzi ad una povera disgraziata, scende ancora piรน in bassoโ€ฆ

Splendido. Questo รจ Dio dinanzi al nostro male.
Dinanzi a questa donna sta in silenzio. Non giudica perchรฉ lโ€™Amore non giudica.
Perchรฉ il Padre non giudica nessuno, e quindi neanche lui puรฒ giudicare, dato che รจ venuto a rivelare solo lโ€™autentico volto di Dio.

Gesรน pare il solo ad essere interessato alla vita, alla storia, e al destino di questa povera donna.
Gesรน non รจ moralista, mette al centro la persona con lacrime e sorrisi, la sua carne dolente o esultante, e non la legge.
Nel Vangelo troviamo con piรน frequenza la parola povero che peccatore.

Il profeta Geremia (17,13ss) diceva: โ€œQuanti si allontanano da te saranno iscritti nella polvere, perchรฉ hanno abbandonato la fonte dโ€™acqua vivaโ€.

Ai farisei e agli scribi Gesรน risponde: โ€œChi di voi รจ senza peccato scagli per primo la pietraโ€œ.
Lโ€™usanza ebraica partiva dal presupposto che il testimone contro un altro uomo dovesse lui stesso essere esente da peccati.
Allora Gesรน dice: โ€œSei proprio sicuro che non ti riguardi? Ne sei proprio certo? Pensaci bene!โ€.

Gesรน non giustifica la donna e non le dice: โ€œBrava, hai fatto bene!โ€. Le dice: โ€œVร  e dโ€™ora in poi non peccare piรนโ€.
โ€œForse hai sbagliato e forse hai fatto qualcosa di cui neppure tu sei contenta adesso.
Eโ€™ successo, ma adesso non condannarti piรน. Adesso lascia stare, perdonati e sappi che tu puoi essere diversa e nuovaโ€.

Davanti a quella donna nessuno ti ha condannata? Neanchโ€™io ti condanno.
Ecco la giustizia di Dio: non quella degli uomini ma quella di Gesรน, il giusto che giustifica, il santo che rende giusti, venuto a portare non la resa dei conti ma una rivoluzione radicale dei rapporti tra Dio e uomo, e di conseguenza tra uomo e uomo.
A raccontare di una mano, di un cuore amorevole che ci prende in braccio e, per la prima volta, ci ama per quello che siamo, perdonando ogni errore, sciogliendo ogni ferita, ogni dolore.

Piรน avanti compirร  qualcosa di ancor piรน radicale: metterร  se stesso al posto di quella donna, al posto di tutti i condannati, di tutti i colpevoli, e si lascerร  uccidere da quel potere ritenuto di origine divina, spezzando cosรฌ la catena malefica lร  dove essa ha origine, in una terribile, terribilmente sbagliata idea di Dio.

Va e dโ€™ora in poi non peccare piรน: ciรฒ che sta dietro non importa, importa il bene possibile domani.
Tante persone vivono come in un ergastolo interiore. Schiacciate da sensi di colpa, da errori passati, e abortiscono lโ€™immagine divina che preme in loro per crescere e venire alla luce.
Gesรน apre le porte delle nostre prigioni, smonta i patiboli su cui spesso trasciniamo noi stessi e gli altri.
Sa bene che solo uomini e donne liberati e perdonati possono dare ai fratelli libertร  e perdono.

Vaโ€™, muoviti da qui, vai verso il nuovo, e porta lo stesso amore, lo stesso perdono, a chiunque incontri.
Il perdono รจ il solo dono che non ci farร  piรน vittime e non farร  piรน vittime, nรฉ fuori nรฉ dentro noi.

Gratis
Amici lettori, guardate Gesรน!
Lasciatevi incantare da quella bellezza che non giudica, non condanna, non rimprovera.
Lasciatevi stupire da quellโ€™amore che gioca di anticipo, che non aspetta umiliazioni pubbliche e richieste imploranti. Non ce nโ€™รจ bisogno. Giร  fatto. Giร  dato. Il perdono lโ€™ha preceduta.
Eโ€™ il gratis dellโ€™amore. Che spettacolo! E ora si riparte. Cโ€™รจ una nuova avventura, una nuova possibilitร . Con un amore nuovo nel cuore. Il Suo. Lโ€™unico che non delude.

La bella notizia di questa domenica? Dio non giudica.
Ci giudicano la vita, la societร , il datore di lavoro, noi stessi. Tutti ci giudicano, Dio no. Dio ama, e basta.

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