Ai piedi del mondo
I suoi avversari oramai non osano piรน interrogarlo, ma la macchina che avrebbe portato alla sua condanna a morte รจ ormai avviata.
La vita di Gesรน รจ stata segnata dallโinizio alla fine dalla lotta e dal conflitto. Tre sono stati per Gesรน i grandi conflitti. Il primo รจ stato quello con la propria famiglia. Gesรน ha dovuto staccarsi dalle idee che si erano fatti di lui. Il secondo grande conflitto รจ stato con se stesso, le tentazioni: โMa chi te lo fa fare? Ma perchรฉ percorrere una strada cosรฌ impegnativa, non รจ meglio fare miracoli ed esaudire le preghiere degli uomini?โ. Il terzo grande conflitto รจ stato con lโipocrisia.
In tutto il vangelo di Matteo non si trovano parole piรน dure e taglienti di queste che stiamo per leggere.
Siamo ai ferri corti. Gesรน vuole smascherare definitivamente lโincoerenza degli scribi e dei farisei. Amico lettore, leggi queste pagine non per ricordarti di quanto erano brutti e cattivi i farisei, ma per smascherare il piccolo fariseo che cโรจ in te. Matteo vuole spingerti a stanare le piccolezze religiose che abitano in te e nella tua comunitร .
Ipocrisia
Gli scribi erano una classe colta (si occupavano di documenti ufficiali e dunque sapevano leggere e scrivere in modo professionale e avevano una buona conoscenza della giurisdizione e del contenuto dei documenti), spesso erano farisei e nel Nuovo Testamento sono presentati come membri della dirigenza della comunitร giudaica.
I farisei costituivano invece un movimento religioso in Palestina, presente dal II secolo a.C. al I secolo d.C. Matteo li presenta come avversari di Gesรน e dei suoi discepoli; influenzarono il nascente movimento rabbinico che dopo il 70 d.C. divenne la guida spirituale e politica di Israele.
Scribi e i farisei vanno ascoltati, ma non bisogna imitarne le opere, contrarie al loro insegnamento. Infatti ยซdicono e non fannoยป, un difetto spesso contestato anche dalla letteratura rabbinica.
Potere
Per Gesรน i numerosi precetti della Legge e i costumi ebraici costituiscono ยซfardelli pesanti e difficili da portare ยป mentre la Sua legge รจ ยซun carico leggeroยป (Mt 11,30). Ma soprattutto sono intransigenti i farisei a riguardo dellโapplicazione di queste norme. Gli uomini religiosi hanno sempre rischiato di spacciare come โvolontร divinaโ norme e precetti che sono frutto degli uomini.
Vanitร
Dopo aver messo sotto accusa lโincoerenza dei farisei, Gesรน li rimprovera per lโostentazione e la vanagloria: ยซLe loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattรจri e allungano le frangeยป. I โfilattรจriโ erano astucci contenenti testi della Legge, fissati con strisce di pergamena o di cuoio alla fronte e sullโavambraccio sinistro, secondo unโinterpretazione letterale di Dt 6,8; le โfrangeโ erano delle treccine di tessuto munite di un cordoncino e poste ai quattro angoli del manto della preghiera (Nm 15,38-41). Servivano a favorire il ricordo di Dio, dei suoi comandamenti e la loro attuazione. Gesรน non condanna queste pie usanze prescritte dalla Legge, ma biasima lโostentazione dei farisei, che per fingersi pii ampliavano in modo ridicolo le dimensioni di quegli oggetti sacri.
Scribi e farisei sono malati di vanitร e fanno della religione il loro palcoscenico. Ogni occasione รจ buona per mettere in mostra la loro presunta religiositร : i posti dโonore nei banchetti, i primi posti nella sinagoga, gli ossequi della gente nelle piazze.
La severitร di Gesรน va contro lโipocrisia di chi fa finta. Gesรน non sopporta gli ipocriti. Ipocrita (termine greco che significa โattore di teatroโ) รจ il moralista che invoca leggi sempre piรน dure, ma per gli altri; ipocrita รจ lโuomo religioso che si mostra severo e duro con gli altri, sentendosi cosรฌ piรน vicino a Dio.
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Solo
โRabbiโ era un titolo di rispetto molto usato ai tempi di Gesรน per rivolgersi a un maestro. Dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme fu utilizzato per la nascente classe rabbinica. ยซMa voi non fatevi chiamare โrabbiโ, perchรฉ uno solo รจ il vostro Maestro e voi siete tutti fratelliยป. Criticando questโuso, Matteo mette sulla bocca di Gesรน lโinvito a considerarsi tutti fratelli, figli dello stesso Padre e discepoli di un solo Maestro, il Cristo.
Il maestro รจ servo del discepolo (cioรจ, a servizio del suo bene), in ascolto di quello che lui รจ. Tutti i nostri maestri sono nostri servi altrimenti non sono maestri.
Amico lettore, il maestro รจ chi si pone al tuo servizio, perchรฉ tu divenga te stesso. Nel testamento di Francesco si legge: ยซNessuno mi ha insegnato come dovevo vivere: nรฉ la chiesa, nรฉ i sacerdoti, nรฉ i teologi. Eโ stato Dio stesso a rivelarmelo. E mi ha rivelato che dovevo lasciare il mondo e andare in mezzo ai lebbrosiยป.
Allo stesso modo Dio solo deve essere considerato โPadreโ. Non chiamare nessuno โPadreโ significa che nessuno puรฒ vivere la nostra vita, nessuno puรฒ percorrere la nostra strada al posto nostro, nessuno puรฒ pretendere di sapere che cosa รจ bene per noi perchรฉ noi siamo responsabili della nostra vita.
Gesรน premunisce anche i discepoli dallo spirito di ambizione, un vero cancro presente nel giudaismo a lui contemporaneo, ma che poteva insidiare anche la comunitร di Matteo: ยซNon fatevi chiamare โguideโ, perchรฉ uno solo รจ la vostra Guida, il Cristoยป.
Lโunica guida (โkathegetรจsโ cioรจ โmaestroโ, nel senso religioso di guida spirituale) per i discepoli รจ Cristo. Come non pensare a quanti presunti maestri di vita, ancora oggi, vogliono imporsi sulle nostre vite: i guru televisivi, lโopinione comune, il vincente del momento.
Gesรน fa una proposta chiara ai suoi discepoli: cโรจ un primato assoluto che si deve declinare in tutte le nostre scelte. Amico lettore, la tua conversione รจ lโunica predica che gli altri accetteranno. La tua coerenza รจ lโunico argomento convincente agli occhi di chi ti guarda. La tua testimonianza รจ lโunico modo che tu hai per rendere visibile ciรฒ che credi.
La credibilitร di un padre, di un maestro, di una guida, sta nel non dimenticare mai che prima รจ anchโegli figlio e discepolo.
Servo
Ecco lโassoluta novitร del Dio di Gesรน di Nazareth: non tiene il mondo ai suoi piedi, รจ ai piedi di tutti, non รจ il padrone degli uomini, รจ il servitore che lava i piedi agli uomini, non รจ il Signore della vita, รจ il servo di ogni vita. ยซChi tra voi รจ piรน grande, sarร vostro servoยป. Dio รจ servo, un servo che non esige, non pretende, si prende cura. Nella Chiesa una gerarchia deve sussistere, certo, ma sarร rovesciata rispetto alla logica del mondo: piรน sei in alto, piรน devi servire. Gesรน capovolge la nostra idea di grandezza e svela che ogni uomo รจ capace di potere se รจ capace di servizio.
La bella notizia di questa domenica? Servizio รจ il nome nuovo della civiltร , perchรฉ questo รจ lo stile di Dio. Eโ piรน grande chi ama di piรน, perchรฉ ogni uomo รจ grande quanto รจ grande il suo cuore.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK