Sia nella parabola del tesoro che in quella della perla cโรจ lโidea del ritrovamento. Di solito il tesoro era un vaso di argilla pieno di monete di oro o di argento, che i proprietari seppellivano per non perderne la proprietร in caso di guerra o dโinvasione di popolazioni straniere. Questa realtร in Palestina ai tempi di Gesรน era ancora presente, quindi non era difficile fare un ritrovamento del genere in tempo di pace.
Lโuomo che trova il tesoro vi sโimbatte per caso, il cercatore di perle, invece, la trova dopo una lunga ricerca. Eโ possibile a tutti incontrare Dio o essere incontrati da Dio.
Tesoro
Il regno dei cieli รจ cosรฌ: quando lโhai trovato, non lo puoi piรน lasciare. Chi incontra veramente Dio non lo lascia piรน! Dio lascia il segno, non si scorda piรน. Qual รจ il tesoro? Eโ il vangelo, la bella notizia che Dio รจ Amore, un Padre che ama me, suo figlio e mโinvita ad amare lโaltro come Lui ama me. Siamo tutti cercatori di perle, cercatori di felicitร e il nostro cuore sarร inquieto sino a quando non la troverร . Amico lettore, Dio non รจ per niente difficile da seguire, non รจ un sacrificio perchรฉ ti riempie il cuore, la vita. Gli orientali dicono: โVivi solo quando hai trovato un tesoro per il quale saresti disposto a morireโ. Le cose che contano valgono nella misura in cui sei disposto a dare via tutto per ottenerle.
ยซAi giovani che venivano da lui per la prima volta, Rabbi Bunam era solito raccontare la storia di Rabbi Eisik, figlio di Rabbi Jekel di Cracovia. Dopo anni e anni di dura miseria, che perรฒ non avevano scosso la sua fiducia in Dio, questi ricevette in sogno lโordine di andare a Praga per cercare un tesoro sotto il ponte che conduce al palazzo reale. Quando il sogno si ripetรจ per la terza volta, Eisik si mise in cammino e raggiunse a piedi Praga. Ma il ponte era sorvegliato giorno e notte dalle sentinelle ed egli non ebbe il coraggio di scavare nel luogo indicato. Tuttavia tornava al ponte tutte le mattine, girandovi attorno fino a sera. Alla fine il capitano delle guardie, che aveva notato il suo andirivieni, gli si avvicinรฒ e gli chiese amichevolmente se avesse perso qualcosa o se aspettasse qualcuno. Eisik gli raccontรฒ il sogno che lo aveva spinto fin lรฌ dal suo lontano paese. Il capitano scoppiรฒ a ridere: โE tu, poveraccio, per dar retta a un sogno sei venuto fin qui a piedi? Ah, ah, ah! Stai fresco a fidarti dei sogni! Allora anchโio avrei dovuto mettermi in cammino per obbedire a un sogno e andare fino a Cracovia, in casa di un ebreo, un certo Eisik, figlio di Jekel, per cercare un tesoro sotto la stufa! Eisik, figlio di Jekel, ma scherzi? Mi vedo proprio a entrare e mettere a soqquadro tutte le case in una cittร in cui metร degli ebrei si chiamano Eisik e lโaltra metร Jekel!โ. E rise nuovamente. Eisik lo salutรฒ, tornรฒ a casa sua e dissotterrรฒ il tesoro con il quale costruรฌ la sinagoga intitolata โScuola di Reb Eisik, figlio di Reb Jekelโ. โRicordati bene di questa storia โ aggiungeva allora Rabbi Bunam โ e cogli il messaggio che ti rivolge: cโรจ qualcosa che tu non puoi trovare in alcuna parte del mondo, eppure esiste un luogo in cui la puoi trovareโยป (Martin Buber nรฉ โIl cammino dellโuomoโ).
Entrambi gli uomini fanno qualcosa di folle, di pazzo. Uno vende tutti i suoi averi. Lโaltro vende tutto. Dio รจ per i pazzi, per i folli, perchรฉ ti chiede tutto te stesso. Avrร il Tutto solo chi รจ disposto a giocarsi tutto. La nostra vita spesso รจ piena di tante cose per non pensare, per coprire con la quantitร la mancanza di qualitร . Riempiamo le giornate di cose da fare cosรฌ da non dover mai domandarci chi siamo. Amico lettore, mi chiedo quanta passione ci sia nella vita cristiana per cercare il vero tesoro nascosto.
A volte mi sembra di vedere solo superficialitร , abitudinarietร , stanchezza. Nelle nostre parrocchie si vede che siamo cercatori appassionati del regno di Dio? Sโintuisce che siamo alla ricerca di un tesoro nascosto? In famiglia, a scuola, sul lavoro, si vede che siamo portatori di un nuovo modo di vivere?
Il tesoro รจ uno stile di vita, un modo di pensare, di relazionarci con gli altri sullo stile di Gesรน di Nazareth. Il vangelo lo dice senza mezze misure: la vita cristiana รจ una bella avventura e non solo un formale rispetto di codici e leggi per stare in pace con la coscienza e meritarsi il paradiso. Siamo onesti, moltissimi cristiani pensano alla fede come un manuale di comportamenti da rispettare per mettere tanti bollini sulla propria tessera a punti della vita e guadagnarsi un posto in paradiso. Per fortuna la vita cristiana non รจ questo, sarebbe davvero una tristezza! La fede, quella nel Dio di Gesรน Cristo, รจ lโesperienza di un incontro che cambia la vita, cambia lโordine delle prioritร , dona coraggio per vivere i momenti piรน duri della vita. Dobbiamo solo smuovere le muffe delle nostre abitudini.
Amico lettore prova a chiederti: Dio per te รจ un tesoro o soltanto un dovere? ร una perla o un obbligo?
Gioia
La gioia รจ il primo tesoro che il tesoro stesso regala (ยซpoi va, pieno di gioiaยป). Eโ la gioia che muove, che spinge a decidere: ยซogni uomo segue quella strada dove il suo cuore gli dice che troverร la felicitร ยป (santโAgostino). Amico lettore, la gioia รจ il segno che stai camminando bene, sulla strada giusta. Non avanziamo nella vita a colpi di volontร , ma per una passione (e la passione sgorga da una bellezza), per qualcosa che ci da gioia, felicitร . Avanziamo verso ciรฒ che amiamo. Dopo la scoperta perรฒ cโรจ una decisione che letteralmente significa troncare: il contadino e il mercante lasciano molto, per avere tutto. Sanno che ogni decisione obbliga a lasciare qualcosโaltro. Amico lettore, ti svelo un segreto: seguire Gesรน di Nazareth รจ stato lโaffare migliore della mia vita.
Rete
La terza parabola, si rifร alla pesca del lago di Genezareth: ยซIl regno dei cieli รจ simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesciยป. ร la rete a strascico: รจ trainata da due barche oppure calata con lโaiuto di una barca e poi tirata a riva con una lunga corda. Secondo le norme alimentari degli ebrei i pesci buoni sono quelli puri, che hanno pinne e squame (Lv 11,11). Quelli impuri sono quelli che non hanno pinne e squame e sono considerati cattivi da mangiare. Questi ultimi non sono rigettati in mare, ma sono proprio buttati via.
Amico lettore, non giudicare tu cosa รจ buono e cosa no, raccogli tutto, verrร un giorno in cui tutto sarร chiaro, ciรฒ che รจ buono sarร tenuto e ciรฒ che non lo รจ sarร lasciato. Accetta tutto ciรฒ che ti succede, un giorno ciรฒ che oggi ti sembra inutile, ti servirร .
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Discepolo
Grazie allโassonanza tra Matteo e โmatheteutehisโ (โdiscepoloโ) questโultimo versetto รจ considerato unโallusione allโautore del vangelo: ยซPer questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, รจ simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose anticheยป. Eโ Matteo lo scriba, lโuomo di cultura e di lettere, che รจ diventato discepolo del regno dei cieli. Eโ lui che con le sue conoscenze e con la sua frequentazione della predicazione di Cristo sa fare sintesi tra cose vecchie e cose nuove. Grazie a questo prezioso tesoro egli รจ come un ricco possidente che ha a sua disposizione tutto quanto รจ necessario per dare vita e gioia alla sua famiglia e alle sue attivitร .
La bella notizia di questa domenica? Il cristianesimo non รจ mortificazione ma vivificazione, dilatazione di vita; non รจ sacrificio e rinuncia ma offerta di vita.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK