Gli occhi su di lui
Luca vuole fare un resoconto ordinato, scientifico della vita di Gesรน. Ci tiene a dire subito che ha fatto delle ricerche โaccurateโ su Gesรน, sulla sua vita e sulle persone che lโhanno incontrato, visto e seguito. Luca vuole avere conferma della fede che gli รจ stata trasmessa, non si fida del โsentito direโ e ha impiegato del tempo per fare queste ricerche. In fondo quando amiamo una persona, la vogliamo conoscere, ascoltare la sua storia, le sue esperienze, sapere dei suoi incontri.
Ho incontrato molti cristiani disinteressati ad approfondire la vita di Gesรน di Nazareth. Si dicono cristiani, vero ma Gesรน non li appassiona, non sono interessati a sapere molto della sua vita. Allora la domanda sorge spontanea: si dicono uomini e donne di fede ma fede in cosa? E tu, amico lettore, hai fatto ricerche accurate? O la tua fede si basa sul โsentito direโ? Chi dice di amare il Maestro lo vuole conoscere, lo studia, lo prega. Lโamore รจ conoscenza e la conoscenza รจ amore. Forse, nelle nostre comunitร , abbiamo speso molto tempo a dire cosa fare e cosa non fare e pochissimo a far conoscere davvero Gesรน di Nazareth. Eppure lo sappiamo: nessuno sโinnamora di una legge, di una dottrina.
Amico lettore, non temere di conoscere Gesรน, o di scoprire cose che al catechismo non ti hanno mai detto perchรฉ forse troppo piccolo per capire. Non accontentarti di quello che si dice, delle quattro nozioni imparate magari in oratorio, ma, come Luca, verifica, chiedi, approfondisci.
Cercatori
Ancora oggi, per molti, la fede รจ qualcosa che, male non ne fa, ma storicamente poco fondata. La fede รจ per i sognatori, gli ingenui, la scienza invece รจ per gli uomini che sanno usare la ragione. Per molti cristiani tutto si risolve in una domanda dalla risposta impossibile: sarร vero quello che ci hanno raccontato?
Il cristianesimo, ricorda Luca, รจ nato da una persona concreta, in carne e ossa, nata davvero, che ha camminato per le strade della Palestina, ha operato segni, ha pronunciato parole dal sapore eterno, ha sofferto, ha subito unโingiusta condanna a morte e poi รจ ritornata per mandare un gruppo di persone a raccontare al mondo il vero volto di Dio. Luca ci invita a prendere sul serio la nostra fede, a dedicarci del tempo. Il problema รจ semplicemente la nostra pigrizia. Credere costa fatica, perchรฉ richiede studio, formazione, preghiera. Eppure รจ lโunico antidoto al rischio di costruirci unโidea di Dio a nostra immagine e somiglianza.
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Amico lettore, vuoi davvero capire qualcosa di piรน su Gesรน di Nazareth? Cerca, informati, chiedi a chi lโha giร incontrato perchรฉ la fede nasce sempre dallโincontro di chi lโha visto e conosciuto prima di noi. ยซLa fede biblica non รจ lโadesione a una serie astratta di teoremi teologici, ma รจ lโaccettazione dellโirruzione di Dio e della sua Parola nella trama storica degli eventi umani, nella โCasaโ di carne delle nostre genealogie, nella โTendaโ di carne dellโincarnazione del Cristoโฆ Cristo รจ centro e spiegazione del nodo inestricabile delle nostre generazioni, delle nostre speranze, delle nostre vicendeยป (G. Ravasi).
Sinagoga
Gesรน ยซsecondo il suo solitoยป, torna nella sua cittร , Nazareth, e va nella sinagoga ma a differenza degli altri ebrei, non va per partecipare al culto, ma per insegnare. Come sempre, la reazione delle persone religiose sarร terribile.
Nel Vangelo di Luca, per quattro volte Gesรน entra in una sinagoga e ogni volta si trova a dover affrontare situazioni di conflitto. Questo รจ il primo dei quattro ingressi, che si chiude addirittura con la decisione di ucciderlo. Puรฒ sembrare strano, ma i luoghi sacri saranno quelli piรน pericolosi per Gesรน. I capi religiosi cercheranno in tutti i modi di ucciderlo e alla fine ci riusciranno. E lo faranno in nome di Dio, perchรฉ chi non ha sperimentato Dio, si attacca allโidea che ha di Lui e alle sue presunte leggi.
ยซNella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di luiยป. Cโรจ grande attesa. Ma ecco che Gesรน compie la prima delle trasgressioni. Anche a quellโepoca cโera lโanno liturgico; la Bibbia era suddivisa in tre anni e a ogni sabato corrispondeva una lettura. Gesรน, anzichรฉ leggere la lettura del giorno, ne cerca una in particolare (il verbo greco utilizzato dice il โtrovare dopo una ricercaโ). Gesรน cerca il passo di Isaia (al capitolo sessantuno) dove si parla dellโinvestitura del Messia e del grande giubileo previsto dal libro del Levitico. Gesรน sta definendo la sua missione: รจ venuto per togliere la povertร , ogni povertร (nel Vangelo di Luca ricorre piรน spesso la parola โpoveriโ che non la parola โpeccatoriโ) perchรฉ lโumanitร รจ povera, oppressa, cieca. Ecco perchรฉ il Messia porterร gioia, libertร , occhi nuovi.
Omissione
Inizia a leggere ma ecco la seconda trasgressione perchรฉ il testo di Isaia continua dicendo: ยซUn giorno di vendetta del Signoreยป (Is 61,2). E che fa Gesรน? Non lo legge! Gesรน non รจ dโaccordo con Isaia. Da parte di Dio cโรจ solo amore, mai vendetta. Ma come? La gente in sinagoga aspettava solo questo versetto. La tradizione parlava di un Messia che finalmente avrebbe vendicato il popolo dโIsraele, avrebbe finalmente liberato i poveri e i prigionieri dai Romani. Cโรจ poco da fare, lโuomo attende sempre che Dio operi secondo i nostri desideri, ieri come oggi.
Immagino lo sconcerto dei presenti: โPerchรฉ non va avanti? Ma chi si crede di essere?โ.
La tensione รจ a mille. Risuonano le prime parole ufficiali di Gesรน: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป. Gesรน non spiega il brano e non fa applicazioni morali, annuncia invece un compimento. Lui รจ la buona notizia, Lui รจ il compimento della promessa. Inizia una nuova storia. Si chiude un libro e si apre la vita. Una vita che non รจ fatta di pesi da sopportare ma da un Dio che porta con te quelli che la vita tโimpone. In modo sconcertante annuncia, per la prima volta, che il giudizio di Dio sarร di misericordia per tutti. Cโรจ un nuovo orizzonte, un nuovo volto di Dio che Gesรน inizia ad annunciare, fin da questo suo discorso programmatico.
Grazia
Eโ venuto finalmente il tempo di ยซproclamare lโanno di grazia del Signoreยป. Non solo un anno ma tutta la storia รจ abitata dalla benevolenza, perchรฉ Dio รจ esclusivamente buono. Di piรน: Dio รจ la bontร . Il fine della storia รจ la felicitร dellโuomo, un uomo libero, gioioso. Per gli uomini religiosi questo รจ troppo. Un Dio che ama per primo, in perdita, gratuitamente, senza contraccambio non puรฒ esistere.
La bella notizia di questa domenica? Dio si china su chi soffre, diventa ricchezza per il povero, vista per il cieco e libertร per il prigioniero. In Lui tutte le nostre fragilitร trovano sicurezza.
Fonte: il blog di Paolo de Martino | CANALE YOUTUBE | PAGINA FACEBOOK