E seโฆ
Provo disagio, poche storie.
Leggo questo vangelo irritante, stordente, magnifico e incomprensibile, e provo una stretta al cuore. Chiudo e riapro il portatile molte volte, perchรฉ, alla fine, la devo pur accogliere questa pagina. La devo pur commentare.
Provo disagio perchรฉ la Parola di oggi racconta il sogno di Dio quando ha creato lโumano nella sua duplice configurazione maschile e femminile e vedo che quel sogno, per molti fra noi, รจ chimera, desiderio mai sopito, ferita profonda, illusione, delusione.
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Perchรฉ tanti non si riconoscono in questo sogno: chi non ha incontrato una persona che condividesse la vita (sono quasi nove milioni in Italia, la tipologia di famiglia piรน numerosa), o chi ha vissuto un fallimento affettivo o chi si รจ rassegnato a sopportare una situazione di convivenza senza amore o condivisione.
E, peggio, penso ai tanti che, avendo vissuto un fallimento affettivo, si trovano giudicati allโinterno delle nostre comunitร cristiane in cui, a volte, si bada piรน allโapparenza che alla sostanza, piรน alla regola che alla persona.
E cosรฌ uomini e donne segnati e feriti ricevono dai discepolo del misericordioso (!) lโoltraggio di uno sguardo inquisitorio e giudicante come di chi รจ โirregolareโ (ma quando cambieremo questo vocabolario indegno del Vangelo!).
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Provo disagio perchรฉ, come hanno finalmente certificato anche i vescovi nellโAmoris Laetitia, in occidente il modello del matrimonio cristiano รจ drammaticamente in crisi e a difenderlo sono rimasti in pochi (molti celibi peraltro) e, soprattutto, perchรฉ ciรฒ che difendiamo alla fine, non รจ la novitร del Vangelo ma la reiterazione di una tradizione.
Provo disagio perchรฉ abbiamo preso il linguaggio dellโamore e lo abbiamo costretto in quello angusto della norma giuridica, mortificandolo, vanificandolo. Perรฒโฆ
Mc 10,2-16 | Paolo Curtaz 18 kb 13 downloads
Ventisettesima domenica durante l’anno Gn 2,18-24/ Eb 2,9-11/ Mc 10,2-16 …In origine
Dio ha creato lโumano a sua immagine, come narra il racconto poetico della Genesi.
A immagine della comunione, della relazione, della danza.
A immagine della Trinitร . E allโumano la solitudine pesa, poichรฉ la sua natura profonda si specchia in Dio. Nonostante tutto, lโumano รจ infelice. Che pasticcio: Dio non sa che fare.
Allora plasma ogni essere vivente e chiama lโumano finchรฉ gli dia il nome.
Dare il nome, nel linguaggio biblico, significa conoscere profondamente, possedere. Lโumano si rende simile a Dio, sa. Eppure questo sapere genere noia. Sa tutto di tutti. Nulla piรน lo stupisce.
Dio, allora, prova unโaltra soluzione, osa, azzarda: forse ciรฒ quello che manca allโumano รจ la mancanza.
Solo un vuoto spinge a cercare un pieno. Solo unโassenza spinge ad una presenza.
Dio vuole fare un aiuto che corrisponda allโumano. In ebraico, in realtร , cโรจ scritto: come uno di fronte a lui. Di fronte, non sottomesso. Uno contrapposto. Un avversario, un diverso, un altro-da-sรฉ.
Lโunico modo per suscitare interesse nellโumano รจ separare ciรฒ che รจ unito.
La pienezza dellโumano, che in sรฉ porta maschile e femminile, va divisa.
La curiositร nasce da una mancanza. E Dio scinde lโumano.
Stupori
Dorme, lโumano.
ร troppo importante ciรฒ che sta per accadere per assistervi. Divino.
Dio lo divide a metร . Non prende una costola, come spesso tradotto dalle nostre Bibbie.
Come giร traduceva il grande rabbino medievale Rashi di Troyes, Dio divide lโumano come se fosse due stipiti di una porta. Due montanti che creano unโapertura e che danno la giusta distanza fra uomo e donna. Due montanti capaci di sostenere una trave orizzontale che li unisca.
Solo ripristinando una differenza, una distinzione, unโalteritร creano un passaggio, un varco.
Lโuomo si sveglia, stupito e grato.
Ora รจ incompleto. Ora ha il suo femminile di fronte a lui, e gioisce.
Solitudine
Non รจ bene dimorare nella solitudine. Abbiamo bisogno di relazione, anche se non necessariamente di coppia. Non siamo bastanti a noi stessi. Nasciamo con un profondo desiderio di relazione.
Sappiamo bene che lโamore ci รจ necessario. Il confronto, la diversitร , un altro da me che mi possa far vedere la realtร in maniera diversa. ร un progetto di Dio questa diversitร .
Cosรฌ come il desiderio che portiamo scolpito nel cuore.
Viviamo di una mancanza, di una nostalgia, di una relazione da costruire.
E questo desiderio ci rimanda a chi lo ha creato, a questo Dio geniale e creativo che trova soluzioni.
Cosรฌ che tutta la nostra vita diventi desiderio. Ma, come ogni cosa magnifica, ogni realtร ha una sua ombra. Molti percepiscono questa mancanza di completezza, questa dipendenza, questa ricerca come qualcosa di negativo. E la negano. Lโopportunitร , allora, viene vista come una disgrazia da superare.
Pasticci
Cosรฌ possiamo anche interpretare lโazione dellโuomo (magnifica Scrittura che si presta a mille sfumature!) che reagisce con fastidio a quanto accaduto. Nega lโazione di Dio.
Definisce la donna, sa da dove proviene, dice che รจ un pezzo di se stesso.
Questa qui, cosรฌ dice letteralmente il testo, รจ una cosa sua.
Dio voleva creare contrapposizione, alteritร , mistero, stupore.
Lโuomo la riconduce a sรฉ, dice di conoscerla perfettamente, come aveva fatto con gli animali.
Saccente, afferma di sapere da dove proviene, nega la diversitร , nega il mistero.
E la donna, purtroppo, tace. Nel magnifico testo della Genesi interviene il redattore, offre una soluzione. Perciรฒ, scrive. Per tornare al progetto di Dio lโuomo e la donna hanno tre percorsi essenziali.
Lasciare la propria idea di famiglia, le proiezioni, gli stereotipi. Attaccarsi, cioรจ fare unโesperienza profonda di comunione. Diventare una carne sola, unire le carni, lร dove la carne, nella Bibbia, indica la parte fragile dellโesistenza, non certo il sesso.
Una coppia che trovi nellโaltro la pienezza, la completezza, lโaltra metร , vive la propria esperienza con stupore, senza attese o paradigmi, investe le proprie emozioni, condivide le fragilitร .
Cosรฌ, dice Dio, puรฒ funzionare.
Nessuno domina nessuno. Nessuno manipola nessuno.
Non ci annienta, non si scompare nellโaltro. Si resta diversi.
Ecco, cosรฌ lโha pensata Dio.
Divorzi
Allora, certo, Gesรน non puรฒ accettare le furberie e i giochetti di chi, accanto a lui, appellandosi addirittura a Mosรจ, considera la donna come una proprietร di cui disfarsi se non soddisfa le proprie esigenze. E non รจ un discorso di codici e di regole, di leggi e di vincoli, ma di sogni.
Quando immagino un cammino di coppia in cui lโaltro non diventa il fine, ma il compagno di viaggio,
E questa รจ la buona notizia di oggi: possiamo dire che la relazione di coppia รจ difficile, impossibile, illusoria, complicata. Ma Dio ha un altro sogno sullโumanitร : amare รจ possibile.
E questo mi spinge ancora a cercare.
Conferenze di Paolo Curtz:
07/10 ore 17, Dallo sfigurato al trasfigurato (Lc9,29), Convegno Nazionale Pastorale Sanitaria, Domus Pacis, Assisi;
08/10 ore 20,30, La Chiesa che saremo, chiesa di Canova, Trento;
08/10 ore 21, Effatร , tornare a comunicare, Madonna del lavoro, via Gherardini, Bologna;
25 e 26/10 ore 20, Testimoni fedeli di novitร , Convento dei frati minori di Francavilla Fontana, Lecce
Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.
Lโevangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.