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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 6 Ottobre 2024

Domenica 6 Ottobre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 10,2-16

E seโ€ฆ

Provo disagio, poche storie. 

Leggo questo vangelo irritante, stordente, magnifico e incomprensibile, e provo una stretta al cuore. Chiudo e riapro il portatile molte volte, perchรฉ, alla fine, la devo pur accogliere questa pagina. La devo pur commentare.

Provo disagio perchรฉ la Parola di oggi racconta il sogno di Dio quando ha creato lโ€™umano nella sua duplice configurazione maschile e femminile e vedo che quel sogno, per molti fra noi, รจ chimera, desiderio mai sopito, ferita profonda, illusione, delusione.

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Perchรฉ tanti non si riconoscono in questo sogno: chi non ha incontrato una persona che condividesse la vita (sono quasi nove milioni in Italia, la tipologia di famiglia piรน numerosa), o chi ha vissuto un fallimento affettivo o chi si รจ rassegnato a sopportare una situazione di convivenza senza amore o condivisione.

E, peggio, penso ai tanti che, avendo vissuto un fallimento affettivo, si trovano giudicati allโ€™interno delle nostre comunitร  cristiane in cui, a volte, si bada piรน allโ€™apparenza che alla sostanza, piรน alla regola che alla persona.

E cosรฌ uomini e donne segnati e feriti ricevono dai discepolo del misericordioso (!) lโ€™oltraggio di uno sguardo inquisitorio e giudicante come di chi รจ โ€œirregolareโ€ (ma quando cambieremo questo vocabolario indegno del Vangelo!).

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Provo disagio perchรฉ, come hanno finalmente certificato anche i vescovi nellโ€™Amoris Laetitia, in occidente il modello del matrimonio cristiano รจ drammaticamente in crisi e a difenderlo sono rimasti in pochi (molti celibi peraltro) e, soprattutto, perchรฉ ciรฒ che difendiamo alla fine, non รจ la novitร  del Vangelo ma la reiterazione di una tradizione.

Provo disagio perchรฉ abbiamo preso il linguaggio dellโ€™amore e lo abbiamo costretto in quello angusto della norma giuridica, mortificandolo, vanificandolo. Perรฒโ€ฆ

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Mc 10,2-16 | Paolo Curtaz 18 kb 13 downloads

Ventisettesima domenica durante l’anno Gn 2,18-24/ Eb 2,9-11/ Mc 10,2-16 …

In origine

Dio ha creato lโ€™umano a sua immagine, come narra il racconto poetico della Genesi.

A immagine della comunione, della relazione, della danza. 

A immagine della Trinitร . E allโ€™umano la solitudine pesa, poichรฉ la sua natura profonda si specchia in Dio. Nonostante tutto, lโ€™umano รจ infelice. Che pasticcio: Dio non sa che fare.

Allora plasma ogni essere vivente e chiama lโ€™umano finchรฉ gli dia il nome.

Dare il nome, nel linguaggio biblico, significa conoscere profondamente, possedere. Lโ€™umano si rende simile a Dio, sa. Eppure questo sapere genere noia. Sa tutto di tutti. Nulla piรน lo stupisce.

Dio, allora, prova unโ€™altra soluzione, osa, azzarda: forse ciรฒ quello che manca allโ€™umano รจ la mancanza.

Solo un vuoto spinge a cercare un pieno. Solo unโ€™assenza spinge ad una presenza.

Dio vuole fare un aiuto che corrisponda allโ€™umano. In ebraico, in realtร , cโ€™รจ scritto: come uno di fronte a lui. Di fronte, non sottomesso. Uno contrapposto. Un avversario, un diverso, un altro-da-sรฉ.

Lโ€™unico modo per suscitare interesse nellโ€™umano รจ separare ciรฒ che รจ unito.

La pienezza dellโ€™umano, che in sรฉ porta maschile e femminile, va divisa.

La curiositร  nasce da una mancanza. E Dio scinde lโ€™umano.

Stupori

Dorme, lโ€™umano.

รˆ troppo importante ciรฒ che sta per accadere per assistervi. Divino. 

Dio lo divide a metร . Non prende una costola, come spesso tradotto dalle nostre Bibbie.

Come giร  traduceva il grande rabbino medievale Rashi di Troyes, Dio divide lโ€™umano come se fosse due stipiti di una porta. Due montanti che creano unโ€™apertura e che danno la giusta distanza fra uomo e donna. Due montanti capaci di sostenere una trave orizzontale che li unisca.

Solo ripristinando una differenza, una distinzione, unโ€™alteritร  creano un passaggio, un varco.

Lโ€™uomo si sveglia, stupito e grato.

Ora รจ incompleto. Ora ha il suo femminile di fronte a lui, e gioisce.

Solitudine 

Non รจ bene dimorare nella solitudine. Abbiamo bisogno di relazione, anche se non necessariamente di coppia. Non siamo bastanti a noi stessi. Nasciamo con un profondo desiderio di relazione.

Sappiamo bene che lโ€™amore ci รจ necessario. Il confronto, la diversitร , un altro da me che mi possa far vedere la realtร  in maniera diversa. รˆ un progetto di Dio questa diversitร . 

Cosรฌ come il desiderio che portiamo scolpito nel cuore.

Viviamo di una mancanza, di una nostalgia, di una relazione da costruire.

E questo desiderio ci rimanda a chi lo ha creato, a questo Dio geniale e creativo che trova soluzioni.

Cosรฌ che tutta la nostra vita diventi desiderio. Ma, come ogni cosa magnifica, ogni realtร  ha una sua ombra.  Molti percepiscono questa mancanza di completezza, questa dipendenza, questa ricerca come qualcosa di negativo. E la negano. Lโ€™opportunitร , allora, viene vista come una disgrazia da superare.

Pasticci

Cosรฌ possiamo anche interpretare lโ€™azione dellโ€™uomo (magnifica Scrittura che si presta a mille sfumature!) che reagisce con fastidio a quanto accaduto. Nega lโ€™azione di Dio.

Definisce la donna, sa da dove proviene, dice che รจ un pezzo di se stesso.

Questa qui, cosรฌ dice letteralmente il testo, รจ una cosa sua.

Dio voleva creare contrapposizione, alteritร , mistero, stupore.

Lโ€™uomo la riconduce a sรฉ, dice di conoscerla perfettamente, come aveva fatto con gli animali.

Saccente, afferma di sapere da dove proviene, nega la diversitร , nega il mistero.

E la donna, purtroppo, tace. Nel magnifico testo della Genesi interviene il redattore, offre una soluzione. Perciรฒ, scrive. Per tornare al progetto di Dio lโ€™uomo e la donna hanno tre percorsi essenziali.

Lasciare la propria idea di famiglia, le proiezioni, gli stereotipi. Attaccarsi, cioรจ fare unโ€™esperienza profonda di comunione. Diventare una carne sola, unire le carni, lร  dove la carne, nella Bibbia, indica la parte fragile dellโ€™esistenza, non certo il sesso.

Una coppia che trovi nellโ€™altro la pienezza, la completezza, lโ€™altra metร , vive la propria esperienza con stupore, senza attese o paradigmi, investe le proprie emozioni, condivide le fragilitร .

Cosรฌ, dice Dio, puรฒ funzionare.

Nessuno domina nessuno. Nessuno manipola nessuno.

Non ci annienta, non si scompare nellโ€™altro. Si resta diversi.

Ecco, cosรฌ lโ€™ha pensata Dio.

Divorzi

Allora, certo, Gesรน non puรฒ accettare le furberie e i giochetti di chi, accanto a lui, appellandosi addirittura a Mosรจ, considera la donna come una proprietร  di cui disfarsi se non soddisfa le proprie esigenze. E non รจ un discorso di codici e di regole, di leggi e di vincoli, ma di sogni.

Quando immagino un cammino di coppia in cui lโ€™altro non diventa il fine, ma il compagno di viaggio, 

E questa รจ la buona notizia di oggi: possiamo dire che la relazione di coppia รจ difficile, impossibile, illusoria, complicata. Ma Dio ha un altro sogno sullโ€™umanitร : amare รจ possibile.

E questo mi spinge ancora a cercare.

Conferenze di Paolo Curtz:

07/10 ore 17, Dallo sfigurato al trasfigurato (Lc9,29), Convegno Nazionale Pastorale Sanitaria, Domus Pacis, Assisi;
08/10 ore 20,30, La Chiesa che saremo, chiesa di Canova, Trento;
08/10 ore 21, Effatร , tornare a comunicare, Madonna del lavoro, via Gherardini, Bologna;
25 e 26/10 ore 20, Testimoni fedeli di novitร , Convento dei frati minori di Francavilla Fontana, Lecce

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.

Lโ€™evangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.

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