Sappiti amato
ร saggio, lo scriba, e rispettoso.
Riconosce in Gesรน un rabbรฌ. Chiede consiglio. Aspetta una risposta.
Non tende trappole, non litiga, non baruffa.
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Non fa come i tanti che hanno cercato in tutti i modi di bloccare il falegname che si รจ preso per profeta. Non vuole fare sfoggio di cultura.
Non si barrica dietro al ruolo, dietro alla sua conoscenza. ร uno scriba, sa leggere e scrivere e, soprattutto, sa interpretare le Scritture secondo le mille sfumature dei rabbini del passato e contemporanei. Potrebbe giocare con questo paesano del Nord, con questo provincialotto improvvisatosi rabbino. Non lo fa.
Va oltre.
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Non รจ sufficiente avere studiato tanto per conoscere Dio. Non basta sfoggiare titoli infiniti per essere creduti. Credenti credibili.
Lo scriba riconosce in Gesรน una Presenza, un carisma, una veritร che va oltre gli schemi, le convenzioni religiose, i pregiudizi (anche quelli santi).
E tutto ciรฒ avviene a Gerusalemme, durante lโultima, tragica, settimana di vita del Signore.
Almeno qualche gioiaโฆ
Mc 12, 28-34 | Paolo Curtaz 18 kb 7 downloads
Trentunesima domenica durante l’anno Dt 6,2-6/Eb 7,23-28/Mc 12,28-34 …Comandamenti
Sono tanti i comandamenti, troppi.
Come se moltiplicando le norme, i precetti, le regole, potessi aumentare la santitร .
Come se il problema fosse tenere al guinzaglio le persone. O Dio.
Forse, onestamente, i precetti ci servono per fare la spunta a fine giornata, per far notare a Dio che, modestamente, buona parte li abbiamo osservati. E che se non siamo buoni cristiani (mi fa venire le bolle questa affermazione!), almeno non siamo pessimi cristiani, come i tanti intorno a noi. Se non meglio almeno non peggio. Insomma tanta premura nel dare giudizi, nello stabilire, definire non รจ una preoccupazione di Dio, ma nostra. Mia.
Dio ha dato delle indicazioni per la felicitร . Certo.
Una siepe che affianca la strada che porta alla felicitร , come scrivono i rabbini.
Ma non unโimposizione, non una regola da subire con malcelato fastidio.
La norma รจ la forma dellโamore. ร lโabito del bene. ร lโallenamento del buono e del bello.
Allora sรฌ, mi fido, seguo le indicazioni.
Ma senza entrare nel dettaglio. Senza descrivere quanto lungo deve essere un passo, con che inclinazione alzare il piede, che suola avereโฆ
Al tempo di Gesรน, invece, si era entrati nel dettaglio, si erano confusi i piani. Quasi come se fosse piรน importante la lunghezza del laccio delle scarpe piuttosto della consapevolezza del cammino da fare.
Allora, certo, districarsi in una selva di oltre seicento norme era essenziale.
E lo scriba, che sa, che conosce, ammette di non sapere, di non conoscere.
Magnifico. Ha studiato tanto e, finalmente ha capito di non capire.
Perchรฉ la conoscenza nutre e amplifica la curiositร e il dubbio, non ingessa la realtร .
Ama
La risposta di Gesรน รจ quella data da altri famosi rabbini suoi contemporanei.
Come riassumere tutti i comandamenti in uno solo?
Fatti amare da Dio che ti ama.
Amalo al meglio delle tue capacitร , con forza, impegno, intelligenza.
Ama te stesso perchรฉ ti vedi come Dio giร ti vede.
Ama il tuo prossimo con lโamore divino che trabocca dal tuo cuore.
Ama.
Non di quellโamore mieloso e appiccicoso che oggi ci vendono. Non di un amore narcisista e vittimista che sta facendo sprofondare il nostro occidente. Non di un amore idolatrico che ama solo per essere riamato. Ama e basta.
Come fa Dio.
Allora ogni scelta, ogni percorso, darร volto a questo amore.
E il cammino che faticosamente stiamo iniziando, un cammino sinodale che vorrebbe scuotere e incoraggiare, semplificare e rianimare, potrebbe avere nel cuore e nello sguardo questa semplice veritร : Dio ha a che fare con lโamore.
E raccontarlo (a volte anche con le parole) ai tanti smarriti che abitano le nostre cittร .
Sappiti amato, a prescindere. Lasciati amare. Scegli di amare.
Sappiti amato, senza condizioni: perciรฒ puoi cambiare e volare, libero, sopra le piccinerie della vita.
Felice
ร felice lo scriba. Era tutto cosรฌ semplice.
Ammirato dal rabbรฌ. Si sente sollevato da quella risposta, preoccupato da quella selva di comandamenti, da quel giudizio continuamente in agguato. Pieno di scrupoli e sensi di colpa, la vera tentazione per ogni credente, viene liberato da un peso.
Si illumina. Gesรน ha parlato con veritร . Amare vale piรน di tutti i riti, le regole, le organizzazioni, i culti che possiamo fare. Piรน dei fioretti e dei sacrifici, piรน di tutto.
Poi, certo, sarebbe bello se la preghiera fosse espressione di un innamoramento.
Cosรฌ le scelte che costano fatica ma che si fanno leggere quando si ama.
Gesรน sorride.
Cโรจ stima reciproca. Ha risposto saggiamente lo scriba.
Sanno, il Maestro e lo scriba, di essere orientati nella direzione.
Non sei lontano dal Regno di Dio.
Non siamo lontani dal Regno di Dio quando ci interroghiamo, e interroghiamo. Quando cerchiamo la veritร , quando cerchiamo lโamore.
No, non cโรจ bisogno di porre altre domande.
ร tutto cosรฌ magnificamente chiaro.
Conferenze di Paolo Curtz:
- 15/11 ore 20,30: Il Vangelo di Luca: la Parola in cammino, Santa Maria del Cengio, Isola Vicentina (VI);
- 16/11 ore 20,30, In coppia con Dio, Ponte dei Nori, Valdagno (VI);
- 17/11 ore 16: La preghiera del povero sale a Dio, Cattedrale san Martino, Lucca; 18/11 ore 20,45, Amati a prescindere, Teatro Massaia, via Sospello 32c, Torino;
- 26/11 ore 21, ,San Gregorio Magno, Milano;
- 04/12 ore 21,15: Della speranza che รจ in voi (1Pt3,15), S. Maria Montegranaro (FM);
- 06/12 ore 21, Come i servi di Cana (Gv 2), Immacolata, Zanรฉ;
- 10/12 ore Della speranza che รจ in voi (1Pt3,15), San Giovanni Battista, Arzignano (VI);
- 11/12 ore 20,45, Un giubileo da scoprire, Piovezzano (VR)
Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.
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