HomeSolennitร Paolo Curtaz - Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2024

Domenica 24 Novembre 2024NOSTRO SIGNORE GESร™ CRISTO RE DELL'UNIVERSO โ€“ ANNO B โ€“ SOLENNITร€
Commento al brano del Vangelo di: Gv 18,33-37

Tu sei re!

Tu sei re?

Pilato รจ stupito e divertito. Non sa se lasciar andare per la sua strada questo straccione consegnatogli dal Sinedrio o divertirsi qualche istante con lui.

Cosa ha combinato questo folle se i riottosi sacerdoti si sono presi la briga di ingoiare piรน di un rospo amaro e sono venuti ad elemosinare la sua condanna a morte?

- Pubblicitร  -

Pilato odia il Sinedrio. Il Sinedrio odia Pilato per i suoi modi spicci, per la sua insofferenza alle troppe consuetudini di questi fanatici insubordinati.

Eccolo lรฌ lโ€™uomo pericoloso.

Un pazzo che si prende per re.

- Pubblicitร  -

Uno che dice di essere venuto a salvare il mondo. Uno che si prende per Dio. Uno che parla di un Regno davanti al rappresentate ufficiale di un Impero mondiale.

Uno da manicomio. O da compatire. 

Cosa spaventa cosรฌ tanto i religiosi bigotti del tempio?

Icona

Gv 18, 33-37 | Paolo Curtaz 18 kb 0 downloads

Trentaquattresima domenica durante l’anno Dn 7,13-14/Ap 1,5-8/ Gv 18,33-37 …

Tu sei re?

Non si capacita della situazione, il procuratore romano.

รˆ salito a Gerusalemme lasciando la calda Cesarea e il palazzo che affaccia sul porto solo per far valere la presenza dellโ€™aquila romana nella cittร  santa dellโ€™irrequieta Provincia e ora deve iniziare la sua intensa giornata avendo a che fare con questo somaro.

Gesรน cerca di capire se lโ€™affermazione รจ una sua idea, se รจ una sua supposizione.

Pilato smorza ogni possibile dialogo, pone le distanze.

รˆ preciso: a lui della sorte di Gesรน non importa nulla, nรฉ gli importa cosa pensino gli altri, ma se si spaccia davvero per re allora esiste un problema. รˆ un reato di lesa maestร , uno solo รจ lโ€™Imperatore, non facciamo scherzi.

Tu sei re?

Ci ripetono, divertiti, quanti auspicano la fine catastrofica della Chiesa, rea di ogni nefandezza, covo di pedofili e violentatori, associazione a delinquere che ha ingannato i semplici di cuore per secoli.

E dove sarebbe il Regno? Dove la salvezza? Dove i cieli nuovi e la terra nuova in cui avrร  stabile dimora la giustizia?

Duemila anni di illusione, di soprusi, di inganni.

E il mondo marcisce, si accartoccia, prevale, sovrana, la tenebra.

E anche noi, come a Pilato, sembriamo, agli occhi del mondo cinico, dei pazzi esaltati, da compatire e da contenere nel loro delirio religioso.

Tu lo dici

Gesรน cerca di smuovere la durezza di cuore del romano.

รˆ re, certo. Ma non come immagina Pilato. Il regno di Gesรน non appartiene a questo mondo, infatti nessuno fra i suoi sudditi ha alzato la spada per difenderlo.

La discussione si fa interessante. Il pazzo segue una sua logica. Piรน o meno.

Dunque tu sei re?, provoca ancora Pilato.

Gesรน ha capito che Pilato รจ troppo pieno di sรฉ per ascoltarlo veramente.

Tu lo dici.

Ha ragione, il procuratore, Gesรน non sembra in nessun modo un re.

รˆ un gesto di fede crederlo. Di grande fede.

Gesรน non appare come un re. Neanche lontanamente. Nรฉ appare come un politico famoso o un affermato imprenditore o un magnate della finanza. Non appare, semplicemente. In nessun modo.

E ne spiega la ragione: a lui non importa il potere. O il denaro. O i privilegi. O i lussi. O lโ€™adorazione della folla.

Importa una cosa sola: adempiere la sua missione.

Vuole rendere testimonianza alla Veritร .

รˆ re della veritร . รˆ re dellโ€™autenticitร .

รˆ venuto a svelare il vero volto di Dio. E il nostro vero volto.

Sรฌ, Gesรน รจ re. Ma a modo suo.

Un re che capovolge la nostra idea di Dio. E della gloria.

Realy?

Tu sei re?

Mi sento dire dalle persone che hanno sbattuto la porta della parrocchia e se ne sono andati, stufi dellโ€™ennesimo scandalo, stanchi dellโ€™ennesimo parroco con le paturnie che vive fuori dal mondo, inorriditi dalle persone che tanto si danno da fare in parrocchia dimenticando le cose essenziali che rendono amabile una persona. Che testimonianza danno questi sudditi?

Tu sei re? Mi chiedo quando vedo noi servi, noi alla corte del Signore, discutere per un titolo, per un riconoscimento, per un (santo e cattolico e devoto) applauso. E penso alla logica del mondo che sta scardinando la Chiesa (quella piccina, non quella che mai sarร  sopraffatta) e vedo anchโ€™io, come san Paolo VI, il fumo di satana insinuarsi nella logica del Vangelo.

Tu sei re? Leggo nello sguardo di compatimento, di sufficienza, di sottile ironia della gente che conta, dei giovani disincantati diventati cinici, delle persone urlanti e rabbiose che disprezzano come inutile e pericolosa la vita che deriva dal Vangelo. Cristiani, in teoria, ma fieramente razzisti e violenti nel loro modo di pensare e di vedere. E penso a cosa direbbero davanti a questo re da farsa che ci troviamoโ€ฆ

Mostri

Nella visionaria descrizione della prima lettura, Daniele vede il mondo sconquassato da quattro bestie, segno delle dominazioni su Israele che si sono succedute nei secoli: il leone indica il sanguinario regno di Babilonia, lโ€™orso i Medi, il leopardo i persiani e lโ€™ultima bestia, la piรน spaventosa, rappresenta il regno di Alessandro Magno e dei suoi successori, fra cui Antioco IV, persecutore dei devoti al tempo in cui scrive Daniele.

Nel brano che abbiamo meditato il profeta vede la venuta di un figlio dellโ€™uomo, semitismo che indica, semplicemente, lโ€™uomo. Non piรน delle bestie deterranno il potere in Israele, ma un uomo, finalmente.

Uomini, non bestie assetate di potere e di denaro.

Quanta poca umanitร , ancora oggi, troviamo in coloro che detengono il potere!

Quanta poca umanitร  nel potere religioso del Sinedrio e in quello politico dellโ€™aquila romana!

Pilato, durante tutto il colloquio, pone solo domande. Non si interroga: interroga.

E non ascolta le risposte.

La veritร 

Alla fine di questo anno liturgico, salutando lโ€™evangelista Marco, celebriamo il nostro re.

Questo re.

Che ci porta alla veritร  di noi stessi, non certo a conquistare il mondo.

Che ci porta a Dio, non a inebriarci di potere.

E siamo qui, se ancora lo vogliamo, a dirci suoi discepoli.

Tu sei re? Sรฌ, Signore. Lo credo. Lo voglio.

Tu sei il mio re.

Conferenze di Paolo Curtz:

  • 26/11 ore 21, ,San Gregorio Magno, Milano;
  • 04/12 ore 21,15: Della speranza che รจ in voi (1Pt3,15), S. Maria Montegranaro (FM);
  • 06/12 ore 21, Come i servi di Cana (Gv 2), Immacolata, Zanรฉ;
  • 10/12 ore Della speranza che รจ in voi (1Pt3,15), San Giovanni Battista, Arzignano (VI);
  • 11/12 ore 20,45, Un giubileo da scoprire, Piovezzano (VR)

Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.

Lโ€™evangelizzazione continua con i webinar ogni alle 21: In principio, Commento a Gn 1 e 2 (3 incontri in diretta o differita). A seguire 5 incontri sul Credo. Li puoi acquistare su passaparola.org.

Articoli Correlati