Che senso ha
Vanno al sepolcro portando gli aromi per compiere ciรฒ che, due giorni prima non erano riuscite e a fare. Lo hanno sepolto in fretta e furia: giร era comparsa la prima stella della notte nella vigilia di quel sabato, che in quellโanno coincideva con la Pasqua ebraica, la Pesah.
Il loro cuore รจ piรน pesante della pietra che รจ stata messa a proteggere il cadavere del Maestro.
ร morto. Torturato e straziato, sfigurato e oltraggiato.
Quel volto sorridente e pacificato reso irriconoscibile, tumefatto e ferito.
Camminano in fretta, ancora รจ buio, nel cuore e nellโanima.
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ร tutto difficile, tutto troppo difficile, tutto insostenibile.
Come quando il coraggio finisce, quando la paura, della guerra, della crisi economica, della vita, ci toglie ogni energia. E i nervi cedono, la speranza cede, la fede cede, la vita stessa cede.
Si sentono come ci sentiamo noi, spesso: esausti, consumati, sfiduciati.
Eppure vanno. Un ultimo, inutile, gesto dโamore.
Ma quando arrivano, la pietra รจ ribaltata e la tomba รจ vuota.
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Lc 22,14-23,56 | Paolo Curtaz 18 kb 2 downloads
Domenica delle Palme La misura Lettura della Passione dal Vangelo secondo Luca โฆChe senso ha?
Nel vangelo di Luca, che abbiamo letto durante la Veglia pasquale, le donne si interrogano: che senso ha tutto questo?
Che senso ha ciรฒ che stiamo vivendo? Come leggere gli eventi, come districarsi dal groviglio che ci impedisce di muoverci, paralizzati dalla paura, smarriti davanti allโombra dilagante della morte?
E nelle nostre vite, come in quel mattino di Pasqua, mentre ancora cingiamo in mano gli aromi per imbalsamare Dio, per rendere onore a Dio si, ma celebrandone il funerale, arrivano due uomini.
Non due angeli, in Luca. Ma due uomini. Che in Giovanni, il vangelo letto nel giorno di Pasqua, scompaiono per lasciare spazio ad un lenzuolo.
Ma sono sfolgoranti.
Illuminati, accesi, incendiati, dal cuore ardente. Come molti, fra noi, che ancora ci dicono, con disarmante semplicitร : smettetela di cercare un cadavere.
Smettiamola di cercare un cadavere, un uomo del passato, smettiamola di vivere la fede come un soprammobile, di pensare a Gesรน come ad un innocuo e irrilevante educatore delle buone maniere.
Smettiamola di guardare in basso, di tenere il volto chinato in terra.
Alziamo lo sguardo.
Accogliamo lโannuncio.
Gesรน รจ risorto.
Dettagli
Giovanni, invece, ci dice che fu Maria di Magdala ad andare, sola, quando ancora era buio, al sepolcro. A piangere. A pregare. A disperarsi. Chissร .
Anche noi, spesso, ci avviciniamo a Dio come se fosse morto e sepolto.
E lo facciamo per lamentarci, per piangere, per sprofondare.
E invece.
La pietra รจ ribaltata. Gesรน non cโรจ.
Non sa che pensare, Maria, corre dagli uomini, dai maschi.
Ora sono Pietro e un altro discepolo a correre.
Il discepolo che Gesรน amava, presente nei momenti cruciali nella vita del Signore. Un discepolo che, tardivamente, la comunitร cristiana ha identificato con lo stesso evangelista Giovanni. Piรน probabilmente, invece, quel discepolo รจ un personaggio collettivo: tutti noi siamo chiamati ad essere quel discepolo amato. Tutti noi siamo chiamati a correre per raggiungere il Signore, tutti siamo chiamati ad andare a vedere.
Corrono, Pietro e il discepolo. Corriamo anche noi con Pietro dopo lโannuncio delle donne.
Giungono al sepolcro: la tomba รจ davvero vuota, il sudario, la sindone, le bende, come svuotati e riposti con ordine. Vedono solo segni di morte, solo cose che hanno a che fare con la morte. Nulla di vitale, nulla di decisivo.
Segni di morte, non cโรจ nessuna evidenza.
Pietro si ferma. Il discepolo amato no. Vede e crede.
Evidenze
Non รจ evidente la fede. Non รจ evidente la presenza del Signore. Non รจ evidente la gioia che invade il cuore del discepolo amato. Non hanno ancora capito la Scrittura. Dai segni devono risalire al significato, risalire alla luce nascosta dietro gli eventi. Ogni evento.
Capiranno, certo, ci vorrร lo Spirito per spalancare la loro capacitร di capire e leggere al di lร dellโapparenza. Ma capiranno.
ร ancora lรฌ quella tomba vuota.
I romani lโhanno prima nascosta sotto un terrapieno che sosteneva un tempio pagano. Poi รจ stata messa al centro di unโimmensa basilica costruita dallโimperatore Costantino, piรน volte distrutta. Il califfo Hakim il folle decise di raderla al suolo, scalpellandola. Oggi รจ meta di centinaia di migliaia di pellegrini che varcano la porta consumata dai secoli per accedere per qualche istante in quel che resta della tomba scavata nella roccia, inginocchiandosi davanti alla pietra che accolse il corpo del Maestro. Solo pietre. Solo una tomba. Vuota, per giunta.
Segni di morte che vanno interpretati, se vogliamo.
Risorti
Gesรน รจ risorto, smettetela di fargli il funerale, di chiuderlo dentro le teche, di stordirlo di incensi e canti lamentosi. La croce era solo un passaggio, una collocazione provvisoria. ร altrove, fidatevi.
Non rianimato o presente nei nostri ricordi. ร il per sempre vivente, risorto da morte.
Vedrete sempre e solo dei segni, nella Chiesa, nel mondo.
Sarร la fede a dar loro vita. Sarร quella corsa ad osare, a smuovere, a convertire i cuori ancora pesanti.
ร lo sguardo che determina lโottimismo cristiano che sa vedere oltre il mondo che implode, oltre lโincomprensione, oltre la violenza. Lo sguardo.
Io vedo, Signore.
Vedo una tomba vuota. E ascolto il racconto di Pietro. E di Maria e delle donne. E faccio memoria delle tue parole. Vedo dei segni perchรฉ, come lโamore, come il bene, come il bello, solo i segni ci spalancano allโaltrove.
Io vedo, Signore.
E credo. Credo che sei vivo, che sei vivente, che sei qui con noi, ora, oggi, risorto e per-sempre-presente. Io ti vedo, Glorioso, e ascoltando lโinvito di san Paolo rivolgo lo sguardo alle cose invisibili e vere perchรฉ sono risorto con te, perchรฉ la mia vita รจ nascosta in Cristo in Dio.
Ti amo, rabbรฌ. Rivelatore del Padre. Sguardo amorevole di Dio sul mondo.
Mi sono scoperto amato, ho scelto di amare, vivo da risorto in attesa della pienezza.
E ancora proclamo con i fratelli e le sorelle: Gesรน รจ risorto. Sรฌ, รจ veramente risorto!
Io ci sono e sono con voi. Ogni giorno alle 20 (Alle 21 la domenica) sui miei canali Facebook e Youtube non mancate la piccola lectio #FTC per far crescere la fede e la speranza.
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