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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo di domenica 11 Agosto 2024

Domenica 11 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 41-51

Lungo il cammino

Mangia: รจ troppo lungo per te il cammino.

Lo sa bene Dio: รจ troppo lungo per noi il cammino della conversione, della libertร  interiore, dellโ€™imparare ad amare. La strada รจ faticosa e i tempi caliginosi non aiutano.

Elia si trascina nel deserto, vinto dalla paura per la reazione della vendicativa regina Gezabele nei suoi confronti. Alla fine cede, vuole morire, รจ svanita la sua determinazione, il suo zelo, la sua arroganza. No, non รจ migliore dei suoi padri, ma che si credeva?

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Ecco il profeta di cui ha bisogno Dio: non un improbabile eroico (e violento) condottiero, ma un viandante consapevole del suo aspro limite.

Abbiamo bisogno di nutrimento, di pane, di amore, di senso, per andare avanti. Per non lasciarci sfinire dalla paura, dallโ€™incertezza.

รˆ Cristo questo cibo.

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รˆ lui che ci dona la forza. Il cammino siamo noi a doverlo compiere, ne siamo resi capaci.

Ma non da soli.

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Lโ€™unico

Gesรน pretende di essere lโ€™unico in grado di saziare la nostra fame del cuore, dicevamo, fame che non puรฒ essere saziata dal โ€œfareโ€ ma dal โ€œcredereโ€ che egli รจ lโ€™inviato dal Padre. E ci invita a smettere di cercare Dio per averne un tornaconto. Di smettere di ridurre la fede ad una serie di pratiche. E di orientare il nostro desiderio, la nostra sete verso la vera pienezza.

E conclude: lui, Gesรน, รจ lโ€™unico a poter colmare i nostri cuori.

La folla, che finora ha accolto la tirata dโ€™orecchi, resta spiazzata, cosรฌ come i suoi famigliari nella sinagoga di Nazareth.

Gesรน capace di riempire i nostri cuori? Il falegname di Nazareth? Il figlio del bravo Giuseppe? Lui manifestazione di unโ€™umanitร  redenta e nuova? Ma li avete visti i cristiani? Ma daiโ€ฆ 

Quante volte il nostro cammino di veritร  interiore non inizia nemmeno, ostacolato dalle mille obiezioni che poniamo, piene di buon senso e ipocrisia. Come puรฒ essere credibile la Chiesa? Questa Chiesa? Come puรฒ pretendere, quellโ€™uomo vissuto duemila anni fa, di essere la bussola che ci conduce a Dio? Sul serio?

Poi

La gente mormora, pone obiezioni, resta interdetta. 

Gesรน chiede di non mormorare ma di mettersi in discussione. 

In questi cupi tempi di declino, di rabbia, di fango, tutti alzano la voce, si sentono autorizzati a condannare, urlare, insultare. Tutto รจ permesso, eccetto il fatto di guardarsi dentro.

Succede cosรฌ anche a me: tutte le volte che capita qualcosa che rischia di mettermi in discussione, cerco qualcuno che mi dia ragione, mormoro per confermare le mie obiezioni, esco rafforzato nella mia convinzione. Tutto, pur di non cambiare, di non ammettere di dovermi ancora convertire.

Gesรน ha ragione: evitiamo la mormorazione, fidiamoci una volta tanto, smettiamola di comportarci come bambini obiettando a Dio che ciรฒ che chiede รจ difficile, rischioso, inatteso. 

Se Gesรน ha ragione, questo รจ il punto, devo arrendermi allโ€™evidenza: solo lui puรฒ colmare il mio cuore, solo lui e nullโ€™altro, e nientโ€™altro, e nessunโ€™altro, nessunโ€™altra โ€ฆ 

Quindi รจ meglio che mi svegli e la smetta di raccogliere acqua in cisterne screpolateโ€ฆ

Gesรน dice che possiamo andare a lui solo se attirati dal Padre. 

รˆ unโ€™esperienza comune a molti: quando sentiamo esplodere in noi il desiderio di Assoluto e, dopo avere cercato lโ€™origine di questo desiderio, ci apriamo alla meraviglia di Dio, ci rendiamo conto che รจ proprio lui, Dio, ad avere sedotto il nostro cuore, ad avere suscitato il desiderio di cercarlo.

Noi cerchiamo colui che ci cerca.

Da Gesรน a Dio, da Dio a Gesรน 

Gesรน รจ tranciante: nessuno ha visto Dio, solo lui. 

Il Dio in cui credo รจ il Dio che Gesรน ci ha raccontato? 

O in me coltivo una vaga idea di Dio che non ho mai veramente verificato per pigrizia mentale?

Quanto poco credenti sono i cristiani! Quanto convinti di sapere e di credere, senza mai verificare se la loro fede cattolica abbia o meno a che fare col Vangelo!

Gesรน parla di Dio con veritร  perchรฉ egli รจ la presenza stessa di Dio, perchรฉ lui e il Padre sono una cosa sola! Ed รจ vero: seguendo le sue indicazioni giungiamo a scoprire il volto del Padre e il Padre ci rimanda a Cristo, svelandoci che egli รจ suo Figlio.

La fame infinita che portiamo nel cuore รจ colmata solo dal pane che รจ la presenza di Dio scoperta grazie a Gesรน. E questa presenza ci rimanda a Gesรน, abitato dal Padre.

La vita dellโ€™Eterno

Gesรน ci dice che chi crede ha la vita eterna. 

La vita eterna รจ la vita dellโ€™Eterno, non il noiosissimo prolungamento della nostra vita in un fumoso e indefinito paradiso. Credere in Gesรน rivelatore del Padre mi porta a sperimentare, a condividere in pienezza la vita stessa di Dio. Gesรน specifica: chi crede ha la vita eterna, non avrร . La vita eterna, cioรจ, non รจ una specie di liquidazione che accumulo con i miei meriti e di cui potrรฒ godere alla fine della mia vita. La vita eterna รจ giร  cominciata, credere significa acquisire uno sguardo nuovo su me, sulle cose, sugli altri, sulla storia. 

Gesรน non vuole la nostra frustrazione, nรฉ ci impone una religiositร  ombrosa o reazionaria. 

Gesรน offre una vita diversa, vera, giusta, piena di bagliori di luce, solo bisogna fidarsi, far tacere le ultime mormorazioni e obiezioni e arrendersi. 

Diventare persone nuove, come dice Paolo nella seconda lettura, persone che imitano Gesรน, che scelgono radicalmente il dono di sรฉ nellโ€™equilibrio e nella gioia.

La consapevolezza di quanto siamo amati ci dona il coraggio (dovrebbe, potrebbe) per metterci in discussione come Chiesa, per interrogarci su quanto lo Spirito dice alle sette Chiese, per avviare seriamente un cammino sinodale di discernimento.

Lโ€™eucarestia che celebriamo ogni domenica รจ questo pane del cammino che ci aiuta ad attraversare il deserto, che ci aiuta a superare lo scoraggiamento, che ci sazia il cuore. 

Diventino incontro le nostre messe, diventino gioia e preghiera, diventino stazioni di servizio sulla strada verso il Regno, diventino veri momenti di incontro tra eternitร , cioรจ pienezza, e il nostro cammino di vita!

Diventino, come sono, cibo sul cammino.

***

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