Gesù è risorto. Bene, evviva, che forza! E quindi? E a me? E a noi? Cosa cambia, di concreto, di quotidiano? Nulla, certo, se non lasciamo che la luce della risurrezione spalanchi il nostro cuore, ribalti le nostre vite.
Nulla, ovvio, se teniamo la sfolgorante luce della Pasqua chiusa nel cassetto della devozione. Ma se, invece, come sa fare Nicodemo, abbiamo il coraggio di andare, di vedere, di metterci in discussione, anche se crediamo di sapere, anche se abbiamo capito da tempo, anche se siamo abituati e asfaltati e convinti di non avere nulla da cambiare, tutto può essere nuovo.
Nicodemo va di notte a parlare col falegname che si crede un profeta, non è convinto del giudizio negativo dei suoi correligionari.
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Non giudica per sentito dire, vuole capire, interrogare. Ha il coraggio dell’ascolto. È spiazzato, Nicodemo. È venuto a Gesù di notte, sfidando coraggiosamente l’ostilità e la diffidenza dei suoi compagni farisei.
Ha riconosciuto che nessuno compie i gesti che compie il Nazareno se non proviene da Dio, E Gesù ha rilanciato: puoi farli anche tu se rinasci dall’alto. Sì, ma come? Come è possibile rinascere dall’alto? Affidandosi allo Spirito, quello Spirito che aleggiava sul caos primordiale, quello Spirito che, secondo il profeta Ezechiele, sostituirà il cuore di pietra con uno di carne…
Come fa un capo dei farisei a non conoscere quei testi? A non leggervi una profezia di quanto sta accadendo? Ma come legge e medita la Scrittura? È spiazzato, Nicodemo, perché ora vede quanto poco sa e come, nonostante tutto, la Parola ancora gli riservi mille e mille sorprese. Eppure quello che sta facendo Gesù, applicando la Scrittura, è semplice, è cosa “di terra”.
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Come potrà mai Nicodemo capire quanto sta per accadere? La Parola è dono prezioso di Dio all’umanità. E lo Spirito è dono essenziale del risorto a ciascuno di noi per aprire la mente all’intelligenza delle Scritture.
Facciamo questo, oggi! Lasciamo che sia la Parola a condurci.
FONTE: Amen – La Parola che salva – Il blog di Paolo
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