Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Ottobre 2020 – Lc 11, 5-13

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รˆ spiazzato il fariseo che ha fatto lโ€™eroico e per nulla scontato gesto di invitare Gesรน fra i suoi commensali. Gesรน non bada al protocollo religioso e scorda le abluzioni prima del pasto suscitando qualche mormorio di troppo fra i presenti.

E Gesรน non si lascia sfuggire lโ€™occasione per una caustica riflessione sullโ€™uso delle (buone) tradizioni che dovrebbero essere (allora come oggi) una manifestazione dellโ€™interioritร  e non una loro sostituzione! Insiste il Signore, dicendo che la preghiera, la liturgia, i riti devono essere unโ€™esplicitazione di un atteggiamento profondo.

Quanto รจ vero! Quanto scandalizza vedere cristiani molto devoti comportarsi in maniera orribile nelle cose del mondo! Quanto male fa al vangelo sapere di credenti sempre pronti a farsi ammirare che, in realtร , fingono in cuor loro! Meglio un atteggiamento esteriore semplice ed una feconda spiritualitร  che una ridondanza esteriore priva di veritร !

Diamo in elemosina ciรฒ che abbiamo dentro, ciรฒ che portiamo nel cuore. Mettiamoci in gioco con onestร , oggi, davanti a Dio e davanti ai fratelli, senza dover dimostrare nulla ma manifestando la nostra onesta ricerca di fede.

Fonte

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