Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Novembre 2022

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Una parola rivolta a chi, fra noi, da tempo frequenta il Signore e il Vangelo. E ha dato tanto ha imparato a relazionarsi, a donarsi, ha assunto dei ruoli importanti nella comunità.

Ha fatto della parrocchia, del movimento, del gruppo un luogo sicuro da cui, alla fine, legittimamente, riceve considerazione e stima. Il rischio di dare le cose per scontate esiste, per tutti. È così scomodo seguire colui che non ha dove posare il capo! Così destabilizzante!

E il Signore ci chiede un cuore libero, vero, liberante. Servire per amore, ma sul serio. Cresce nel cammino di fede e nella conoscenza delle cose di Dio gioendo di lavorare nella vigna del Signore. Abbiamo ricevuto tanto, possiamo dare tanto e non del nostro, ma di quanto abbiamo ricevuto con gioia.

Allora sì, è vero, siamo servi inutili, come quell’asinello che porta Gesù a Gerusalemme nel giorno delle Palme. Servi inutili che, però, Dio rende preziosi affidandoci l’annuncio del Regno.

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