Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Maggio 2021 – Gv 15, 18-21

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Se il mondo vi odia, dice il Maestro, è perché prima di voi ha odiato me. E mi commuovo, leggendo questo brano, mi infervoro: penso alle centinaia di persone uccise in odio alla fede, penso ai fratelli e sorelle che vivono l’appartenenza al Cristo come una condanna social, come un rischio mortale.

E mi infervoro pensando al mondo malvagio e infingardo che non sa accogliere la tenerezza di Dio e il suo amore. E come la tenebra agisca e lavori contro la diffusione del Regno. Poi rifletto e abbasso la cresta: molto spesso il mondo mi odia non perché vivo come il Maestro, ma perché ne sono immensamente distante.

E il giudizio che molto hanno verso i cristiani non riguarda la nostra fede ma, al contrario, la nostra poca fede, la nostra incoerenza, la nostra tiepidezza. Allora, Signore, ti prego, se per qualcosa devo risultare antipatico, sia per la troppa somiglianza con te!

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