Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Luglio 2022

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Siamo chiamati a parlare della luce, a diventare cristofori, portatori di Cristo, testimoni dell’amore che abbiamo conosciuto e condiviso, annunciatori, a volte anche con le parole, dell’autentico volto di Dio.

Dio c’è ed è bellissimo, questo abbiamo scoperto. Siamo amati a prescindere. E il Signore, tenero, ci manda ad annunciare ad ogni uomo quanto abbiamo scoperto. Solo che, spesso, il mondo attorno a noi è ostile o indifferente.

Non gli importa, davvero, di Dio, dell’amore, del suo progetto. Gesù ne tiene conto, è morto per il rifiuto di chi non voleva avere a che fare con lui. Partiamo per la giungla, in un ambiente ostile (a volte anche nelle nostre parrocchie!), in un mondo che né ama né sopporta la logica del Vangelo.

Perciò ci chiede di essere semplici come le colombe, di non lasciarci intossicare dalla logica del mondo. E di essere prudenti come i serpenti, non utili beoti, innocui e trascurabili. Un difficile equilibrio che solo lo Spirito ci può donare…

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