Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Luglio 2019 – Mt 9, 32-38

Sinceramente no, non riesco tanto a capire il Signore Gesù. Mi commuovo nel leggere la sua forza dinamica, la sua iniziativa, la sua inventiva, il suo buon cuore. Davvero è l’immagine del padre di ogni misericordia, davvero in lui abbiamo contemplato ogni tenerezza!

E Matteo, oggi, ancora ci racconta lo stupore della folla. I sapientoni e i detentori del potere religioso hanno già decretato la loro sentenza: Gesù è certamente un indemoniato. Non la pensano così i tanti che lo cercano, che sperano di incontrarlo, che lo amano e da lui aspettano una parola, un’indicazione, una guarigione. E davanti alla folla spaesata Gesù prova compassione, misericordia.

E che cosa fa? Inventa la Chiesa. Sì, avete capito bene, vedremo domani che la risposta che Gesù offre al dolore della gente è la Chiesa, pastore secondo il cuore di Dio. Siamo la consolazione che Dio offre agli uomini, siamo il volto sorridente di Dio, la sua compassione per tutti coloro che oggi incontreremo.

Lo so, è folle, piuttosto folle questa soluzione. Anche a me sarebbe piaciuto un altro modo ma così ha scelto il Signore. Siamo la consolazione di Dio. Proviamoci.

Fonte

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La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 32-38

In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».

Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».

Parola del Signore.

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