Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 8 Giugno 2021 – Mt 5, 13-16

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Il sale non può perdere il suo sapore: se non sala significa che non è mai stato saporito. La lucerna non va nascosta sotto lo sgabello ma posta in alto, al centro della stanza.

Un discepolo che non accoglie e vive le beatitudini, che non sente in sé il desiderio di infinito, se non si meraviglia davanti alla buona notizia di un Dio che ci vuole felice, è come un sale scipito o una lampada tenuta nascosta: assolutamente inutile. Non si tratta di coerenza o di sforzi da compiere per apparire cristiani: se la lampada non è accesa non fa luce per nessuno.

Gesù, nuovo Mosè, dona una nuova Legge, riporta alla sua origine quella donata sul monte al popolo di Israele. Non si è credenti quando ci si sforza, quando si indossa la maschera del devoto ossequioso ma quando la fiamma dell’amore per Cristo brucia e consuma, quando il Vangelo dona sapore alla nostra vita e alla vita degli altri.

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