Abbiamo brevemente ma intensamente meditato, in queste due settimane, il mistero del nostro Dio che si rende accessibile. Dio è nato nella storia, tornerà nella gloria, ma chiede di nascere nel cuore di ogni uomo, continuamente.
Dio è accessibile, in Gesù abbiamo conosciuto e incontrato il volto del Padre. Non abbiamo più bisogno di immaginarci com’è fatto Dio, di temerlo, di convincerlo ad esaudire le nostre preghiere. Gesù ci svela definitivamente chi è Dio. E questo volto siamo chiamati a vivere, a pregare, a raccontare, a condividere. Il mondo è pieno di gente che ha una terribile idea di Dio e di sé-dicenti cristiani che questa immagina confermano con una vita in totale distonia col Vangelo.
Come ci ricorda spesso Papa Benedetto, la nostra Europa ha bisogno di una nuova evangelizzazione, per passare dalla orribile visione di Dio (e della Chiesa) che porta nel cuore, al vero volto rivelatoci da Gesù. Milioni di persone muoiono di fame spirituale, languono cercando un senso alla propria vita e noi discepoli siamo poco credibili nell’annunciare Cristo, o il nostro messaggio scompare dietro la facciata imponente e barocca di una cristianità immobile e cristallizzata.
Certo, è un compito difficile: a noi di dare quel poco che siamo. Dio lo moltiplicherà per saziare la folla.