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Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Novembre 2023

Mentre si pranza di parla del più e del meno, tutti contenti di avere a tavola un ospite d’eccezione come è il Nazareno. Ad un certo punto uno dei commensali, probabilmente per innalzare il livello del dialogo e per fare bella figura, afferma che stare insieme a mangiare è bello ma pensa come sarà bello farlo al banchetto del Regno, aspettandosi forse una spintarella da parte del profeta.

E Gesù, tenero, ne approfitta per constatare una orrenda verità: molto spesso diciamo di desiderare Dio, di avere voglia di vederlo, lo cerchiamo mettendoci in gioco e diventando discepoli… salvo poi, al momento opportuno, accampare mille scuse. Non è il momento opportuno, non ho la testa, non me la sento…

E così ci perdiamo la felicità: qui e altrove. D’altronde onestamente, e parlo di me, faccio fatica a restare centrato. La vita è dannatamente dura, anche se siamo discepoli, anche se siamo cristiani. Già solo riuscire a galleggiare, avere il necessario di che vivere, un tetto sulla testa, un po’ di salute, ci divora gran parte del tempo.

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E poi, a complicare il tutto, i nostri tempi strepitosi e magnifici che ci fanno credere che tutto è possibile e che tutti sono felici eccetto me, e ci prendono per il naso. Il tempo vola via anche se possiamo chattare in tempo reale in Australia, siamo sempre connessi, raggiungibili, travolti da mille stimoli (i boomer come me ricordano quando esisteva solo il telefono fisso? Che liberazione!).

E così, niente, meditiamo la Parola ogni giorno (bravi), riusciamo a partecipare alla messa festiva, magari apparteniamo ad un gruppo o facciamo volontariato. Ma per il resto siamo sinceramente travolti. Vorrei assistere alla scenetta quando, dopo il nostro passaggio, davanti alla bellezza immensa di Dio ci sentiremo sciogliere e diremo a Dio: che meraviglia Signore, a saperlo prima quanta meno sofferenza avrei vissuto!

Immaginatevi l’espressione di Dio! Non aspiriamo genericamente al Regno di Dio ma realizziamolo giorno per giorno, a partire da oggi!

FONTE: Amen – La Parola che salva
Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 14,15-24

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