Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Novembre 2022

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La faccio mia la richiesta fatta dagli apostoli al Signore, dopo avere ascoltato le sue parole: accresci la mia fede! 

Perché abbasso lo sguardo quanto sento il Maestro che mi chiede di non scandalizzare i piccoli, di non rendere cattiva testimonianza al Vangelo, io che mi vanto di essere cristiano, di perdonare sempre, dando testimonianza che il Signore può cambiare i nostri cuori fino a farci diventare uomini e donne di pace. Vedo invece, nei miei gesti, supponenza, superficialità, stizza.

Mi irrito se qualcuno mi fa notare i miei difetti e le mie incongruenze che finiscono con l’appannare la mia (presunta) scintillante vita spirituale. Sono disposto a perdonare, certo, ma a condizione che il perdonato non mi prenda in giro.

Allora sì, Maestro, vedo chiaramente la pochezza della mia fede e so di non averne a sufficienza per sradicare le cattive abitudini e gettarle nel mare sconfinato del tuo amore. Accresci la mia fede, Signore.

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