Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 7 Gennaio 2022

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E, come un’eco alla solennità dell’Epifania, oggi la Parola ci porta lontano, ai confini di Israele, nelle terre di Zabulon e Neftali, le prime tribù di Israele a cadere sotto il dominio assiro, e finanche in Siria, fra popolazioni considerate perse, fra i pagani e gli acerrimi e storici nemici.

La luce arriva ovunque, non resta confinata fra le quattro sante mura del tempio o nella ristretta cerchia dei devoti. Dilaga, la Parola, contagia, ad ogni uomo, credente o ateo, giudeo o pagano, viene consegnato l’invito alla conversione: accorgiti di essere amato, volgi lo sguardo verso quello amorevole di Dio che ti conosce!

E questo rimane di questo breve e intenso tempo natalizio: Dio non è esclusivo, non è una proprietà privata ma, in Gesù, ogni uomo può finalmente conoscere qual è il vero volto di Dio e quale il destino (amorevole) di ogni uomo.

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