Gesù mi ama. Ama proprio me, per come sono, a prescindere, sa sempre. Mi ama perché riversa in me la sovrabbondanza dell’amore che riceve dal Padre. Mi ama come/perché è amato da Dio.
E tutto l’annuncio cristiano, alla fine, si sintetizza in un’unica affermazione: sappiti amato. Dimoriamo in questo amore, restiamoci, non usciamo da questa relazione che, sola, può far fiorire la mia vita. E per dimorare in questo amore Gesù mi chiede di rispettare, di osservare i comandamenti come egli li ha osservati? Quali comandamenti?
Quello suo quello nuovo: amiamoci gli uni gli altri dell’amore con cui siamo amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i proprio amici. Allora, se diventiamo capaci di dimorare, l’amore mi conduce ad una gioia piena, non ad una fugace emozione. Ecco: sappiamo cosa fare oggi.
Lasciarci amare, amare con quell’amore che ci ha colmato il cuore per essere pienamente felici. Mica male come programma, che dite?
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