Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 6 Luglio 2021 – Mt 9, 32-38

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L’indemoniato è reso muto. Perché la tenebra, l’avversario, ci toglie le parole o, peggio, riempie la nostra bocca di parole orribili, che feriscono, che straziano, colme d’odio e di invidia. Non sappiamo più cosa dire, ci chiudiamo in un silenzio aggressivo e giudicante. Ma il Signore ci libera dalla rabbia, ci permette di trovare pace nel cuore perché ci scopriamo amati.

A chi sa vedere la sua azione il cuore si colma di stupore. No, non abbiamo mai visto niente del genere. Oppure è un inganno, un trucco da saltimbanco, un’azione di un figlio del demonio. Davanti all’opera di Dio possiamo scegliere da che parte stare: da quella di chi continua a denigrare, cogliendo il male dove non c’è, o dalla parte di chi si arrende allo stupore di un Dio che ama talmente tanto gli uomini dal volerli liberare.

Un Dio colmo di compassione, che vede la nostra stanchezza e chiede a noi pastori, noi discepoli, di imitare lui nell’amare e nell’accogliere, senza chiuderci nel mutismo di un annuncio incomprensibile ma nella tenerezza di chi ama senza condizioni e preferisce parole di luce.

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