HomeVangelo del GiornoPaolo Curtaz - Commento al Vangelo del 6 Giugno 2024

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 6 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 12,28b-34

Qual è il primo dei comandamenti? Sembra una domanda sciocca ma si era resa necessaria visto che i famosi dieci comandamenti di Mosè, scherza e ridi, erano diventati 613…

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La questione era posta ai più famosi rabbini del tempo e Gesù, come spesso rispondevano i suoi colleghi più noti, cita per primo una preghiera, la memoria quotidiana dell’identità del Dio di Israele, e il comandamento dell’amore verso il prossimo.

Cosa ci comanda Dio, quindi? Di amare. Ed è bellissimo che Dio ci comandi esattamente quello che maggiormente desideriamo vivere nella nostra vita. Il centro della nostra fede resta l’amore. Amore che muove la nostra vita, amore che riceviamo dal Dio di Gesù e che impariamo a donare.

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Gesù sintetizza tutto il suo messaggio riprendendo due comandamenti dell’antico testamento: amare Dio con tutte le forze, amare il prossimo come se stessi. Amare Dio con tutte le forze significa amarlo al meglio delle proprie possibilità, non amarlo di un amore teorico, impossibile, assoluto.

A volte, avvicinandoci a Dio, siamo pieni di sensi di colpa per non saperlo amare. In realtà Dio non ci chiede un amore perfetto, assoluto, come è il suo, ma un amore proporzionato alle nostra capacità, un amore fatto di intelligenza e di passione.

Rispetto al secondo precetto, poi, il Signore ci chiede di amare gli altri con l’amore che ci deriva da lui. Non è un amore di simpatia, ma un amore teologico, che proviene da Dio. Nelle relazioni siamo tutti spinti verso le persone che ci piacciono, con cui entriamo in sintonia.

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L’amore che proviene da Dio ci aiuta, addirittura, ad amare le persone moleste. Infine: l’annotazione “come te stesso” indica che il discepolo deve prima di amare accogliere i propri limiti, le proprie ombre, come Dio le accoglie e le salva.

Scoprendoci amati, sapendoci amati, possiamo accogliere l’amore gratuito di Dio, lasciare che colmi il nostro cuore e riversare, debordare quell’amore sugli altri. Sì, è possibile.

FONTE: Amen – La Parola che salvaIl blog di Paolo

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