Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 6 Gennaio 2021 – Mt 2, 1-12

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L’epifania svela il significato profondo del Natale: Dio si rende visibile affinché tutti i popoli, rappresentati dai Magi, i cercatori, lo possano infine riconoscere. Dio ora è diventato accessibile a tutti gli uomini.

Sono partiti da molto lontano, li ha spinti la curiosità. Sono benestanti: possono permettersi di indagare sulla loro teoria legata ad un evento astronomico. Ma quando arrivano, alla fine della loro ricerca, restano spiazzati e confusi.

Non c’è nessun figlio di re ad attenderli ma un despota inquieto, una città fagocitata dal tempio in costruzione e sacerdoti che conoscono molto bene la teoria ma non escono dalla sacrestia a verificarne la verità. Si rimettono in strada, i curiosi, una stella ora li giuda fino al piccolo villaggio di Betlemme. E lo riconoscono.

Solo chi cerca trova. Solo chi si mette in viaggio, uscendo dalle proprie convinzioni, finanche quelle religiose, lo incontra. Solo chi scruta le stelle, sa sollevare lo sguardo, trova indicazioni. Dio è così. Si fa cercare, ma non fa il sostenuto. È un bambino in braccio a sua madre, Dio.

E il nostro cuore si inginocchia, stupito, davanti al mistero di un Dio donato al mondo.

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